martedì 17 settembre 2013

GIA' LETTI ,MA SEMPRE UTILI


GESTIRE I LITIGI DI COPPIA



Che effetto fa, soprattutto agli uomini, una donna arrabbiata? Che scarica tutta la veemenza della sua emotività, con frasi, parole e, magari, insulti, che dovrebbero far sobbalzare gli uomini come una molla? Ci sono vari tipi di reazione, ma una in particolare è molto diffusa nel modo di essere maschile. Lasciando perdere i violenti - da cui noi donne dovremmo imparare a guardarci bene e soprattutto stare alla larga - molte delle risposte che il maschio dà alla rabbia femminile cadono sotto la categoria "indifferenza". Freddezza, distacco emotivo, fuga. E i commenti classici: "È isterica", "Se la prende sempre", "Non le va mai bene nulla", "Si fa coinvolgere troppo", "Mi assilla continuamente".
Capita allora che la coppia imbocchi una strada senza uscita. Le modalità di rapportarsi si riproducono sempre uguali. Lei cerca di chiarire i motivi del suo disagio, sofferenza, depressione , magari accusando il partner di pensare solo al suo lavoro, alla carriera, agli amici, agli hobby. Finendo col trascurare lei, e i figli. Lui che risponde di arrivare a casa spossato. Il lavoro è pesante. I rapporti con superiori e colleghi, sfibranti. Quando perciò chiede un po' di pace e svago, di cosa lo si può accusare? Lei attacca, e lui si ritira. Lei cerca di coinvolgerlo per cercare di capire e affrontare i problemi di coppia, e lui si rintana. Oppure prende la porta, ed esce per i cavoli suoi. Lasciando la partner ancora più rabbiosa e, alla fine, affranta.
È un meccanismo ben conosciuto dagli psicologi,. Il modello è quello dell'"inseguitore" e del "fuggiasco". O, se preferite, del persecutore e della vittima. Io sono in ansia, non sto bene con te. Cerco di fartelo capire, anche con la rabbia. Tu, sempre razionale, controllato. Più mi arrabbio, più metti distanza e distacco emotivo tra noi. Ecco, i ruoli sono ormai definiti: da una parte l'inseguitore emotivo, il più delle volte una donna, dall'altra il fuggiasco. Ciò che mette in atto il fuggiasco è la distanza reattiva - fredda o collerica - che interrompe solo temporaneamente il confronto. Ma non risolve nulla. Una volta imboccata la strada di questi 2 ruoli, le modalità di confronto si riproducono all'infinito. Ecco perché poi si constata: ricadiamo sempre negli stessi errori. Nei medesimi discussioni e litigi.
Per interrompere la solita, logora, recita, occorre che uno dei 2 cambi modalità di rapportarsi all'altro. E si può cambiare solo noi stessi, non certo il partner. Il partner cambierà se stesso, quando noi cambiamo. Casomai. Ce lo spiega con molti esempi pratici la psicologa e psicoterapeuta Harriet Lerner nel suo libro "La danza della rabbia" (Tea) da cui prendo spunto per proporvi qualche esercizio.

Primo esercizio

Capita, nella coppia, di litigare per un nonnulla. O, sarebbe meglio dire, per una pseudoquestione. Che film andare a vedere. Se cenare al ristorante etnico, oppure alla trattoria tradizionale. Dove trascorre le vacanze . Uscire assieme, oppure ognuno coi propri amici . Ma questi non sono mai i veri motivi del litigio. Non è la questione in sé, la scelta del momento. Bensì qualcosa che sta dietro, a monte, e investe tutto il rapporto di coppia. L'equilibrio o lo squilibrio, il confronto o lo scontro, che ogni volta si può creare tra partner. Provate a rifletterci e a rispondere. Magari in un gruppo di amici, con i rispettivi partner.
* Se c'è da scegliere in coppia e si finisce a litigare, non cedo, perché...
* Trovo giusto confrontarci sulle scelte in un altro modo che non sia il litigio, per esempio...



Secondo esercizio

Sentirsi trascurati è un sicuro motivo di rabbia. Spesso però manifestarlo in modo rabbioso non solo non risolve le cose, ma le complica o peggiora ancora di più. Sia col partner che con i propri familiari. Arrabbiarsi, soprattutto se si è abituati a farlo, è molto più facile che discutere, in questi casi. Sfogare la rabbia, dà un sollievo temporaneo, ma non risolve i problemi. Anzi. Magari ne crea altri. Come fare allora? Il segreto è allenarsi a discutere in modo razionale, sereno e chiaro. Per chi si arrabbia sempre, le prime volte non sarà facile. Ma, come ogni allenamento che richieda esercizio e tempo, porterà i suoi frutti. Provate a rispondere. E a pensarci su.
* Non riuscirò mai ad essere chiaro, controllato e sereno in certi casi, perché...
* Credo sia possibile controllare le proprie ondate di rabbia, per esempio...



Terzo esercizio

Il rapporto di coppia è come una danza. Dal punto di vista emotivo e di rapportarci l'uno con l'altra. Possiamo decidere di fare sempre lo stesso tipo di ballo, oppure variare. Dipende da noi. Se uno dei 2 partner - rispetto al fatto di ricadere sempre nei soliti, inutili litigi - cambia passo di danza, anche l'altro lo dovrà fare. Provate a rifletterci.
* Non ho modo di cambiare danza emotiva col mio partner, perché...
* Potrei cambiare la modalità di rapportarmi in coppia. Invece di arrabbiarmi sempre, potrei per esempio...


La solidità di un rapporto dipende da molti fattori. Combinati insieme, l'amore, il desiderio, la fiducia, ma anche il mistero e la libertà che si concede all'altro, rivelano il grado di intesa che esiste tra i partner.
psychologies.it

ANNAMARIA..a dopo

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