Così allegra
Così dinamica
Come può essere
Una donna in Primavera…e Lei lo era.
Così frenetica
Così gioiosa
Così viva
Così impetuosa
Così solare
Così seducente
Come solo una Donna
Possa splendere in Estate…e Lei splendeva.
Così silenziosa
Così sola
Così triste
Così tenera
Così incantevole
Così vera la Donna appare
Quando le foglie…stanche…cominciano a cadere
Ondeggiando
Volteggiando
Danzano la loro fine
E poi giacciono affrante…senz’anima
In Autunno.
Visse in Primavera
Palpitò in Estate.
A due passi da me
In Autunno
Una foglia si liberò dal ramo di una quercia
Nel vuoto rimbalzò con grazia
Cullata da una ninna nanna
Svolazzò in preda alla follia
E poi…giacque immobile al suolo
Un brivido mi gelò il cuore
Quell’Inverno mi torturò con tutto il suo rigore.
ENZO
bella enzo ma molto triste, quella donna nn meritava il tuo amore.vichy
RispondiEliminaNon so, Enzo, se è vera l'accusa. Ma so che l'hai dipinta bene la corsa di quell'amore. Che finisce con la "tortura" di un ricordo invernale.
RispondiEliminaTanti auguri, amico.
RispondiEliminaENZO
RispondiEliminaPer te more.vichy
Hai interpretto in modo erroneo il contenuto della lirica. Lei ha condiviso TUTTO con un sentimento limpido, genuino, con una intensità commovente tale da meritare umanamente di essere amata.Il Destino è stato di un infame crudeltà avendo decretato la sua scomparsa. Soffriva con un silenzio incredibile e mai un lamento, cosa che mi ha sempre stupito. Mi sussurrò parole d'amore fino all'ultimo - nostro - istante. La poesia fu, è e sarà un canto d'amore per Lei.