lunedì 21 novembre 2011

TSUNAMI, ONDA MALEDETTA

QUANDO LA NATURA SI RIBELLA...


Ore 20: cena.
Il piccolo Joe:”Nonno, non mangi?”
“No, non è possibile! In Asia...Polinesia.”
“Cosa in Asia, Nonno?”
“Oh Dio, un maremoto, uno Tsunami!”
“Un maremoto...Zum...!”
“Cos’è un maremoto, Nonno?”
“E’ il mare che diventa cattivo, molto cattivo.”
“Nonno, che onda grande!
Guarda come scappano!
Che confusione!
Quelle macchine rovesciate...
le persone camminano nell’acqua.”
Il Nonno, cucchiaio a mezz’aria,
bocca semiaperta, ascoltava lo speaker,
seguiva, occhi sbarrati,
le immagini sconvolgenti.
“Nonno, quella donna muove la testa di qua e di là e piange,
è inginocchiata sopra a un bambino. Forse è morto?”
“Sì, piccolo Joe. E’ morto!”
“Nonno, sono persone che galleggiano quelle laggiù vicino all’albero?”
“Sì, piccolo Joe. Travolti dalle acque.”
“Non sapevano nuotare, Nonno?”
“Forse sì, ma il mare era molto arrabbiato, Joe!”
“Quell’uomo scuro sta trascinando un altro uomo che non si muove.
Nonno, quell’uomo nudo abbraccia un albero,
l’acqua gli arriva al petto, il bambino vicino a lui è disteso lì,
ma non si muove. Forse è morto?”
“Forse, Joe!”
“Quell’uomo, Nonno, cammina nel mare...porta un bambino in braccio...
sta gridando, il bambino ha le braccia penzoloni...”
“Quel bambino non può più dormire, piccolo Joe!”
“Nonno, quel signore tutto abbronzato, ha un bambino in braccio,
e porta una cosa lunga con l’altra mano...!”
“Joe, è una piccola pala...
ha adagiato il suo piccolo bambino sotto l’albero,
sta scavando...una buca....
prende il piccolo tra le braccia,
lo stringe a sè e lo depone teneramente
in quello angusto lettino di fango...
con la pala copre con terra
il corpicino e assieme ad esso la sua Anima.”
“Nonno, ci sono persone in quei fagotti lunghi e bianchi...?”
“Sì, piccolo Joe, tutti morti per colpa dell’Onda Maledetta: lo Tsunami.
Ora sono lassù,
dove vorrei essere per un attimo
per udire la mia Ragione urlare: Tsunami! Onda Maledetta!
Colui che ti poteva fermare perchè non ti ha fermato?”


ENZO






1 commento:

  1. Enzo, non sappiamo i misteri della natura e la ragioni di chi ci ha creato. Inoltre, poiché siamo vivi, dobbiamo congratularci con noi stessi. E aiutare, nei limiti del possibile, quelli che stanno peggio di noi. Naturalmente, sono opinioni personali.

    RispondiElimina