venerdì 30 dicembre 2011

LE BRUTTINE GUADAGNANO DI MENO...





Quante volte abbiamo sentito ripetere che l'aspetto esteriore non conta? Sembra che non sia proprio cosi : i belli hanno la vita più facile ,anche lavorativa,e quindi anche la busta paga più piena. A dimostrarlo uno studio dell'economista americano Daniel S. Hamermesh, che ha pubblicato un libro dal titolo "Beauty Pays: Why Attractive People Are More Successful" (La Bellezza Paga: Perché Le Persone Attraenti Hanno Più Successo), edito dalla Princeton University Press.


da liberalvox
L’economista americano
 Daniel S. Hamermesh,
 docente della University
 of Texas di Austin,
 nel suo ultimo libro
 “Beauty Pays - 
Why Attractive 
People Are More Successful”
 della Princeton 
University Press, 
ha lanciato una
 provocazione: 
visto che i belli 
guadagnano il 4 per cento
 in più dei brutti e le
 belle l’8, perché non
 pensare a un 
“risarcimento morale"
 per chi nasce inviso a Venere?


Tutto viene da un calcolo
 condotto proprio dall’economista
 che vuole che le donne
 belle guadagnano l’8 
per cento e gli uomini
 il 4 per cento più delle
 colleghe e dei colleghi
 meno avvenenti, e che
 gli uomini, se brutti,
 subiscono una 
penalizzazione 
del 13 per cento
 in busta paga.


 La differenza dei piacenti
 cresce fino al 17% per gli
 uomini e al 12% per le donne
 in caso in cui la loro 
bellezza sia davvero
 incredibile. Un’ingiustizia
 che andrebbe colmata
 con un intervento
 ad hoc per l’economista
 che ha avanzato la proposta.
 Si tratta però di una 
controversia insanabile 
dal punto di vista legale, 
dal momento che non 
esiste un metodo
 assoluto di valutarzione
 della bellezza o meno 
dell’interessato/a.



 A parte le provocazioni
 questo tema sembra
 veramente interessante 
considerando le derive
 che assume in tanti
 paesi in cui l’intreccio
 tra potere, soldi e “bellezze”
 è all’ordine del giorno.




Coniando il termine
 di 
"pulchronomics" ("pulchronomia",
 ossia economia 
della bellezza),
 Hamermesh
 si domanda quali siano
 gli effetti della bellezza
 in ogni aspetto della
 vita, dal lavoro alla
 famiglia, fino alla giustizia.


 Un capitolo
 particolamente discusso
 riguarda la protezione 
legale delle persone
 brutte, evidentemente
 svantaggiate rispetto 
ai belli, e per 
le quali si avanzerebbe
 addirittura la possibilità
 di aiuti statali come se
 fossero dei disabili 
(ipotesi che poi Hamermesh
 stesso esclude 
ritenendola sbagliata).


   Ma prima di correre 
a rifarvi la faccia per
 chiedere un aumento
 al vostro capo, aspettate
 di leggere le 
conclusioni dell'ecomista:
 per ogni dollaro 
speso per migliorare
 il proprio aspetto
 ilritorno economico è
 di appena 4 centesimi.
 Insomma, dobbiamo
 proprio rassegnarci
 a Madre Natura.


Annamaria... a dopo
<

1 commento:

  1. In fondo sospettavamo che le belle e i belli avessero più chances. Adesso la cosa è confermata al livello scientifico. Facciamocene una ragione.

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