lunedì 9 gennaio 2012

BREVE PAUSA



E con l'Epifania ,che tutte le feste si porta via, ci congediamo anche noi... ma solo per qualche giorno!! Abbiamo cercato ,il più possibile, di farvi vivere le feste per eccellenza dell'anno con gioia e simpatia e, come avrete notato, nessun invito al consumismo; niente consigli di regali ma solo coinvolgimento volto al natale più raccolto con suggerimenti culinari e curiosità varie, il tutto contornato da simpatiche immagini e foto, per farci conoscere. Prendiamo un pò di "respiro" inoltrandoci in questo nuovo anno, con la positività che ci accompagna da sempre. Anche se, leggendo le cronache, le primissime cronache dell'anno appena iniziato, c'è ben poco da stare allegri. E' notizia di ieri di  quella povera madre che ancora non sa che il giovane marito e la figlioletta non si sono salvati dalla furia omicida di delinquenti che per impossessarsi dell'incasso giornaliero del loro negozio hanno sparato ,uccidendoli. Questa e altre notizie che non vorremmo sentire. Ma... purtroppo, il mondo fatato non esiste. Quindi, affrontiamo  quello che la vita ci riserva, aiutandoci anche con questi versi di Pablo Neruda, inviati da Maria.

A prestissimo! 
(Annamaria)



Sembra appena passato il clamore della notte di San Silvestro, con i conti alla rovescia,  il brindisi col tintinnio di bicchieri cristallini, con i baci sotto il vischio, ai quali affidare l’auspicio di eterni amori . . . Ma guardo il calendario , e già leggo che è trascorsa una settimana . . .                                           Allora più che mai l’impegno deve essere di godere appieno di ogni giornata, carpendone ogni stilla di felicità.                                                                                                                                                                            E allora, come scrive Pablo Neruda , lasciateci essere felici !!!


A prestissimo...!


(Maria)


Ode al giorno felice

Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all’ultimo profondo angolino del cuore.
 

Camminando, dormendo o scrivendo,
che posso farci, sono felice.
sono più sterminato dell’erba nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l’acqua sotto, gli uccelli in cima,
il mare come un anello intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra
l’aria canta come una chitarra.
 
Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
tu canti e sei canto,
Il mondo è oggi la mia anima
canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché si,
perché respiro e perché respiri,
essere felice perché tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.
Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti, essere felice con l’erba
e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,
essere felice con te, con la tua bocca,
essere felice.


Pablo Neruda



2 commenti:

  1. Ma sì, oggi permettiamoci di essere felici. Per un giorno, un'ora, un attimo, con la coscienza che presto non lo saremo più ma che dovremo reagire per esserlo di nuovo. Lasciateci essere felici, con i nostri cari e con voi, amiche e amici.

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  2. Il senso della poesia di Neruda è quello di ritenere gli spasimi di tanti aghi aguzzi nel corpo e nell'anima ed esultare per aver varcato il ponte di un nuovo anno: uno sforzo penoso con la propria realtà. Ma io confido che Lassù qualcuno ci ami. Qui sulla Terra siamo cercatori d'amore.
    ENZO

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