martedì 17 gennaio 2012

COSTA CONCORDIA ,TUTTI CONTRO IL COMANDANTE: UN CAPRO ESPIATORIO?


Tutti contro Francesco Schettino

E' diventato l'accusato numero 1 della tragedia del Giglio. Eppure...



È stato fermato sabato sera con accuse gravissime: omicidio colposo plurimo, disastro, e l’accusa forse più infamante che si possa muovere contro chi naviga in mare: abbandono della nave.
Il capitano della Costa Concordia Francesco Schettino è diventato l’accusato numero uno  della tragedia all’isola del Giglio. 
"Il comandante ha commesso degli errori": ha detto a chiare lettere stamattina l'amministratore delagato di Costa Crociere Pier Luigi Foschi. Spiegando che la deviazione della rotta per l’“inchino” all’isola (l’avvicinarsi alla costa per salutare gli abitanti) è stata un'iniziativa e una manovra "non autorizzata" e di cui "Costa Crociere non era a conoscenza".

Costa si dissocia dal comandante

Di più. Nel commentare la manovra, Foschi spiega che "Costa Crociere non prende solo le distanze...si dissocia totalmente dalla condotta del comandante".
La compagnia si allinea quindi alla tesi accusatoria della procura di Grosseto, differenziandosi solo nella seconda fase, quella del salvataggio. 
Dice infatti Foschi: "Da testimonianza interne - che reputiamo affidabili ma che comunque andranno verificate - il comandante ha fatto tutto ciò che doveva" (ndr: quindi non avrebbe abbandonato la nave).

Gli interrogativi (al momento) senza risposta

Ma possibile che l’errore umano (queste le parole di Costa Crociere) di un’unica persona sia in grado di causare un disastro simile? Perché non sono intervenuti il primo o il secondo ufficiale? E ancora: com’è possibile che un comandante con un’esperienza di 10 anni nella compagnia - entrato in Costa Crociere nel 2002 come ufficiale responsabile della sicurezza e promosso comandante nel 2006 - possa commettere uno sbaglio così clamoroso?
L'amministratore delegato Foschi sembra mettere le mani avanti durante l’incontro con i giornalisti. “Come tutti i comandanti della flotta - spiega - ha partecipato ad un continuo programma di aggiornamento e addestramento, sia obbligatorio che spontaneo, ed ha superato positivamente tutte le verifiche di idoneità previste, provando in ogni momento la sua idoneità al comando".

Competenza dimostrata dopo lo scontro

E la sua idoneità - dicono alcuni esperti - è stata ben dimostrata nella manovra successiva allo scontro con la roccia di granito che ha squarciato la nave.
“A questo punto Schettino - scrive La Stampa - ha eseguito una manovra che, gli va riconosciuto, ha impedito che il bilancio del disastro diventasse ancora più grave: ha gettato l’ancora puntando verso la vicina secca a destra dell’imboccatura del porto, in maniera tale da far compiere alla nave una rotazione di 180 gradi. Se avesse puntato al largo la Concordia sarebbe sicuramente colata a picco con conseguenze inimmaginabili in termini di vite umane”.
Parole che certo non sembrano descrivere un incompetente. Eppure le accuse - al momento - sono tutte contro di lui.



Annamaria...a dopo

1 commento:

  1. Che tragedia! Speriamo che tutta la vicenda non "anneghi" nelle consuete chiacchiere.

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