giovedì 16 febbraio 2012

DIETA MEDITERRANEA RIDUCE IL MORBO DI PARKINSON




La famosa e tanto salutare dieta mediterranea riduce notevolmente il rischio di sviluppare il morbo di Parkinson.


 Ad affermarlo non è uno studio italiano o magari europeo, ma curiosamente un'indagine realizzata dall'università di Tokyo e pubblicata sulla rivista scientifica “European Journal of Neurology”. Ipotizzando una correlazione diretta tra Parkinson e stress ossidativo, condizione patologica spesso causata da una dieta poco equilibrata, i ricercatori giapponesi hanno effettuato un'analisi comparata degli stili di vita di 249 pazienti affetti dalla malattia e 368 persone sane. Al termine del periodo d'osservazione, gli scienziati nipponici hanno suddiviso i soggetti esaminati in base al tipo di alimentazione seguita: sana, occidentale o leggera.
La dieta “sana” corrisponde in pratica all'alimentazione mediterranea: vegetali, frutta e legumi in grandi quantità, poi pesce, olio, funghi e alghe. Nella dieta “occidentale” prevalgono i grassi animali, con un consumo elevato di carni rosse e lavorate. La dieta “leggera”, infine, è un mix dei primi due tipi di alimentazione. Bene, secondo quanto scoperto dal gruppo di studio giapponese diretto e coordinato dal professor Okubo, seguendo con rigore il regime imposto dalla dieta “sana” è possibile allontanare lo spettro del Parkinson. «La dieta “ occidentale” non influisce in alcun modo sull'insorgere del morbo, come del resto l'alimentazione “leggera” – hanno spiegato i ricercatori dell'università di Tokyo – Al contrario la dieta mediterranea, costituita da un elevato consumo di verdura, frutta e pesce, può ridurre addirittura del 46 per cento il rischio di sviluppare il Parkinson».


Annamaria... a dopo

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