martedì 7 febbraio 2012

HO VISTO UN FILM ...

Ho visto un film . . .   Scialla ! (Stai sereno)



Maria




Regia : Francesco Bruni
Genere : Commedia
Interpreti : Fabrizio Bentivoglio, Barbara Bobulova, Filippo Scicchitano Soggetto : Francesco Bruni, Gianbattista Avellino
Sceneggiatura : Francesco Bruni
Paese : Italia 2011 Durata : 95 minuti
Produzione : 01 Distribution
Premio della sezione ‘CONTROCAMPO ITALIANO’ alla 68ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2011


Luca, quindicenne, romano irrequieto, è cresciuto senza un padre ed è inconsciamente alla ricerca di una guida. Bruno è un professore senza figli, che ha lasciato l’insegnamento per rifugiarsi nell’apatia delle lezioni private e nella scrittura su commissione di libri di altri o biografie di calciatori o di personaggi della televisione. Un giorno Bruno scopre che Luca è suo figlio e i due si ritrovano costretti ad una convivenza forzata che spinge Bruno a cercare di capire come rapportarsi con un adolescente insofferente alle regole e allo studio, ma pieno di vita.



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 I tormenti di un adolescente 'vero', raccontati con saggezza, senza prediche né volgarità, ispirandosi ad un intercalare gergale romanesco che equivale al ‘take it easy’ americano. In equilibrio tra farsa, noir e dramma giovanilista, tra ‘romanzo di formazione’ e ‘commedia satirica’, il film ha una sola nota cigolante quando passa dal tono realistico con cui racconta la condizione giovanile a quello grottesco del gangster che costringe le sue ‘pupe’a vedere i film di Truffaut e rimpiange il professore che gli insegnava Pasolini. Il film risulta nel complesso ben costruito grazie anche al cast di valore, Fabrizio Bentivoglio, Barbara Bobulova, compreso il giovane Scicchitano, perfetto nel restituire le intemperanze dei quindicenni. Il protagonista, Bruno, non è visto come un eroe dei nostri tempi, ma piuttosto come un single sornione e beneducato: Bruno si modifica grazie a Luca, Lucasi modifica grazie a Bruno. Niente di miracolistico, ma un processo di sviluppo di autostima, il desiderio di entrambi i protagonisti d’impadronirsi meglio della propria vita, l’incontro/scontro tra un guardingo utilitarismo ed una sconsiderata brama di vivere. Il mistero del rapporto padre-figlio non può essere certo risolto da cinedidascalie, tanto è vero che il regista s’inventa un finale basato su un divertente quanto improbabile colpo di scena.


Buona visione di questa bella pellicola italiana . . .
da


MARIA


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