lunedì 16 aprile 2012

Lo “Stock 84” lascia l'Italia

Chiude la fabbrica di Trieste . . . la produzione “scorrerà” in Repubblica CecaLo storico impianto era stato aperto nel 1884: "Lo stabilimento non è sostenibile a livello economico rispetto ad altri siti produttivi".






- Stock Spirits Group lascia l'Italia - Con un laconico comunicato di poche righe il gruppo, controllato dal fondo americano Oaktree, specializzato in ristrutturazioni, annuncia la chiusura della storica fabbrica di Trieste aperta nel 1884 e il trasferimento da giugno della produzione nello stabilimento in Repubblica Ceca. La decisione, che lascerà senza lavoro decine di dipendenti, è stata giustificata "da un contesto commerciale che risente della contrazione dei consumi e dalla necessità di restare competitivi, consolidando la produzione per ridurre i costi e aumentare l'efficienza".




Oltre il danno, la beffa perché l’azienda prima ha ringraziato i dipendenti per il miglioramento della produttività spiegando però che "lo stabilimento di Trieste rimane non sostenibile a livello economico rispetto agli altri siti produttivi". Tradotto: il costo del lavoro in Italia è troppo alto, andare in Repubblica Ceca è molto più conveniente.


La società, nel frattempo, ha aperto un tavolo di trattativa con i sindacati per concordare i termini della cessazione dell'attività produttiva, ma i sindacati hanno ravvisato un atteggiamento molto rigido, senza margini di manovra. Hanno perciò indetto, quindi, manifestazioni di protesta, a cominciare dall'immediato blocco della produzione, anche per rendere pubblica la situazione alla cittadinanza.




Insomma non certo un'uscita di scena con stile quella scelta dallo storico marchio che per anni ha accompagnato le serate degli italiani durante il Carosello, prima di legare il suo nome a "Tutto il calcio" di Radio Rai con il suo inconfondibile jingle: "Se la tua squadra del cuore ha vinto brinda con Stock '84, se la squadra del cuore ha perso consolati con Stock '84". Adesso chiude, ma l'azienda assicura che resterà sul mercato italiano con i propri prodotti . . . una magra consolazione!










Maria...a dopo

1 commento:

  1. Forse sbaglia la società a chiudere in Italia. In ogni caso non ne faccia un problema di costi. In quel settore si vendono marchi e qualità.

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