domenica 15 aprile 2012

TITANIC 100 ANNI FA


Era la notte tra il 14 e il 15 aprile 1912,
 circa cento anni fa, quando il Titanic . ..
                                                                                                                                                                                                                                                                               
Ricorre il centenario del disastro che scrisse la parola ‘fine’ per quella che doveva essere la più grande ed inaffondabile nave della storia. Anche nelle sale cinematografiche questa data sarà ricordata, con l’uscita della versione 3D del film del 1997.







La storia del Titanic inizia nel 1907, quando viene decisa la realizzazione di tre grandi e lussuose navi gemelle: il Titanic, l’Olympic, il Gigantic, rinominato Britannic dopo la catastrofe del Titanic. I lavori, iniziati verso la fine del 1908 nel più grande cantiere navale di Belfast, Harland & Wolff, portarono al varo nel maggio del 1911 e completati , a tempo di record per l’epoca, nei successivi 10 mesi. Per il cantiere navale la linea marittima e gli operai che l’hanno costruita, il varo del Titanic fu un gran giorno : si stava per spostare l’oggetto più pesante creato dall’uomo, pur se non ancora del tutto completato.




Era il 31 maggio del 1911, al cantiere navale Wolff & Harland. Fin dall’alba, operai, le loro famiglie, osservatori casuali, ospiti importanti e chiunque voleva essere testimone di questo grande avvenimento storico, grandi stands erano stati messi in piedi per ospitare personalità, mentre il ‘popolo’ dovette accontentarsi di trovare qualche angolino, da dove guardare la nave scivolare nelle acque del fiume. Gli operai avevano usato 22 tonnellate di sego e di sapone per lubrificare lo “slip way” per ilvaro, prima della cerimonia, era stato effettuato più di un giro di controllo : come si poteva immaginare il tragico epilogo nell’ Atlantico. Anche la grande gru era stata adornata per l’occasione . . . tutto era pronto . . . poco prima di mezzogiorno un razzo, lanciato dal cantiere, annunciava alla moltitudine raccolta che il varo era imminente . . . dopo 15 minuti un altro razzo è il segnale tanto atteso . . . la folla trepidante vede passare il Titanic, nel suo brevissimo primo viaggio, giù per l’immenso slip way fino a galleggiare nel centro del fiume Lagan di Belfast ! Terminato il varo, il Titanic era stato agganciato da enormi catene di ancoraggio ai rimorchiatori, Alexandra, Hornby, Herculaneum e Wallasey, che lo aiutarono ad arrivare verso l’esterno del bacino, mentre la folla felice correva lungo la sponda del fiume e nel grande hotel Centrale della città veniva preparato un pranzo per i tantissimi funzionari ed ospiti. Ma in questo tripudio di gioia, si consumava un dramma : un operaio del cantiere, che lavorava sotto la chiglia durante il varo, era stato ferito da alcuni legnami caduti ai primi spostamenti del Titanic; trasferito ad un ospedale vicino, morì purtroppo per le gravi ferite. Una tragedia ancor più devastante attende nell’Oceano . . .






Come noto, il Titanic lasciò l’Europa alla volta di New York l'11 aprile 1912 e affondò solo pochi giorni dopo, il 14 aprile, dopo aver urtato un iceberg. Attorno alla dinamica dell’affondamento non sono mancate ipotesi di ogni genere, comprese quelle più fantasiose. La nave "più sicura del mondo", in realtà, non aveva sufficienti scialuppe di salvataggio, che pare “avrebbero rovinato l’estetica della nave”, non aveva adeguati compartimenti stagni e il personale non era addestrato per gestire l’emergenza; mancava, perfino, un sistema di altoparlanti interni e segnalazioni d’allarme per avvisare i passeggeri in caso di pericolo. Oggi sembra inaudito, ma all’epoca, era sufficiente che una nave avesse scialuppe di salvataggio solo per un terzo dei passeggeri.
A bordo passeggeri di prima classe , fruitori di un lusso esagerato, di saloni arredati imitando antiche dimore patrizie, con colonne dorate, pannelli in legno pregiato e inserti di madreperla . . . non mancava una piscina coperta, la palestra, il bagno turco, saloni di svago, bar, salotti...


Interni


Interni


I molti emigranti irlandesi nella terza classe, erano invece fiduciosi di cominciare una nuova vita in America. Titanic salpò da Queenstown quasi senza aver fatto complete “prove in mare” per la fretta che avevano gli armatori di battere la concorrenza: il comandante Edward John Smith aveva dato ordine di spingere le macchine al massimo nel tentativo di attraversare l’Atlantico in tempi record e, per un paio di giorni la navigazione fu regolare e, per l’epoca, molto veloce. Domenica 14 aprile 1912, la stazione radio di bordo ricevette numerose segnalazioni che riferivano la presenza di iceberg vaganti lungo la rotta. In serata la navigazione procedeva regolare, il mare era tranquillo, mancava la luna ma la visibilità era ottima, il cielo era limpido e stellato : alle ore 23,40 le vedette, che per la fretta di partire non erano dotate di adeguati cannocchiali, avvistarono a occhio nudo un enorme iceberg dritto di prora e lanciarono l’allarme. L’ufficiale di guardia ordinò l’indietro tutta e una virata, ma la nave era troppo veloce e l’ostacolo a poco meno di cinquecento metri; il tentativo di passare a sinistra dell’iceberg, sfiorandolo con il fianco destro, ottenne il tragico risultato : il Titanic cozzò contro la massa di ghiaccio che ne squarciò la carena, interessando sei compartimenti, fatto non previsto dai progettisti.




Alle ore 00,15 del 15 aprile 1912, venne lanciato l’SOS (recente innovazione per l’epoca) ricevuto da molte navi, a diverse ore di navigazione dal luogo dell’incidente. A questo punto iniziò la raccapricciante agonia della nave: il Titanic iniziò ad imbarcare acqua nei compartimenti , si inclinò sempre di più e la tremenda pressione esercitata fece sì che, dopo essersi spente le luci, lo scafo si spezzasse in due tronconi che in successione si inabissarono con il loro ‘carico umano’. Le persone che affondarono con la nave e quelle che furono trascinate dal suo risucchio si suppone siano morte quasi subito, mentre le altre che, indossando i giubbotti di salvataggio, riuscivano a restare a galla morirono di ipotermia, dato che la temperatura dell'acqua si aggirava tra gli 0° e i 2° C . . .
La tragedia non è da considerare solo come uno spiacevole e mortale incidente avvenuto nel corso della storia; esso ha influito in maniera incisiva nella storia e nella coscienza dell’Europa e dell’intero globo, in quanto influì nel segnare la fine di un secolo e di un’epoca. A partire dagli anni ’30 del XIX secolo si erano diffuse teorie ed idee di grande fiducia nella scienza e nella tecnologia, che si credeva potessero risolvere tutte le problematiche e le tensioni della vita degli uomini, tanto che alcuni intellettuali erano ciecamente convinti che anche il problema della morte sarebbe stato ben presto risolto . . . era la ‘belle époque’, il più lungo periodo di pace in Europa, dal Congresso di Vienna del 1814. In un tale contesto socio-culturale, l’affondamento di una nave definita ‘inaffondabile’ , massima espressione del meglio della tecnologia, ebbe un effetto dirompente nella pubblica opinione e nella coscienza generale. Pensiamo che solo due anni dopo sarebbe scoppiata la Grande Guerra, sconvolgendo le menti degli europei e spazzando via tante rosee speranze, visti gli usi bellici della scienza. Questo conflitto segnò l’inizio di un’epoca di incertezze che sarebbe sfociata nei tre grandi totalitarismi (fascismo, nazismo. stalinismo) e nella Seconda Guerra mondiale alla fine della quale l’Europa troverà un nuovo equilibrio, ma perderà la propria centralità a vantaggio delle due superpotenze del momento : gli STATI UNITI D’AMERICA e l’UNIONE SOVIETICA . Come hanno poi scritto molti storici : “Nulla fu più come prima” .
Non è un caso, comunque, alla vicenda del Titanic sono stati dedicati qualcosa come seimila titoli bibliografici e più di una dozzina di film.




Trasposizioni cinematografiche
- 1912 - Salvata dal Titanic (Saved from the Titanic)
- 1912 - In Nacht und Eis
- 1913 - Atlantis
- 1915 - Titanic
- 1929 - Atlantic
- 1943 - La tragedia del Titanic (Titanic)
- 1953 - Titanic
- 1958 - Titanic, latitudine 41 nord (A Night To Remember)
- 1979 - S.O.S. Titanic
- 1980 - Blitz nell'oceano (Raise the Titanic)
- 1996 - Titanic, film TV
- 1997 - L'Immagine del Desiderio (La Camarera del Titanic)
- 1997 - Titanic, con Leonardo Di Caprio
- 1999 - La leggenda del Titanic (The Legend of Titanic)
- 2000 - Titanic - Mille e una storia
- 2003 - Ghosts of the Abyss
- 2010 - Titanic II
- 2012 - Titanic 3D, rielaborazione in 3D del film Titanic del 1997, dello stesso regista James Cameron, in occasione del centenario dal naufragio.
Prima ancora di vedere sugli schermi le vicende dello sfortunato transatlantico, era uscito:
Il romanzo-profezia del 1898
Nel 1898, quattordici anni prima della tragedia, uscì un romanzo dal titolo Futility, or the Wreck of the Titan.
L'autore Morgan Robertson scrisse nel libro la storia di un transatlantico chiamato Titan, il più grande mai costruito e considerato inaffondabile, che nel mese di aprile finisce in rotta di collisione con un iceberg nel Nord Atlantico affondando in poche ore.
Molti dettagli appaiono incredibilmente simili alla tragedia del Titanic, come per esempio la stazza, la lunghezza , la velocità di collisione , l'ora, il numero dei compartimenti stagni , lo scarso numero di scialuppe di salvataggio, ecc. Insomma, davvero da brividi . . .


Se un giorno ti verrà rimproverato che il tuo lavoro non è stato fatto con professionalità,
rispondi che l'Arca di Noè è stata costruita da dilettanti e il Titanic da professionisti . . .







MARIA... A DOPO






1 commento:

  1. Di fronte a certi fatti si rimane sbigottiti e coscienti dell'inutilità degli sforzi. Il destino esiste, ci diciamo.

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