martedì 1 maggio 2012

MAGGIO!







Maggio il “mese delle rose”







 Maggio è il mese delle rose, il fiore che dice tutto dal suo colore,esprime amore, candore, gelosia: ogni colore ha il suo riscontro. Ma è sicuramente anche il mese migliore per parlare di giardini e della loro antica simbologia. La natura in questo periodo dell’anno si mostra ai nostri sensi in tutto il suo completo splendore fatto di sensazioni, suoni colori e profumi. Con la primavera è ritornata l’energia vitale, dopo il letargo rappresentato dal lungo inverno.




 I giardini si riempiono di suoni e canti d’uccelli, colori dei fiori, simbolo della grande armonia tra l’uomo e la natura stessa. Passeggiando nei giardini di Maggio, le rose, che cominciano a fiorire da questo periodo, sono le regine incontrastate della natura che sboccia in tutto il suo splendore. Osservando i bocciolo delle rose, i petali e la loro grazia e leggerezza, si comprende come mai la religione ha attribuito a questo fiore il simbolo di purezza e bellezza. 


 Il Mese “Maggio delle rose” è dedicato a Maria Vergine, ma nell’antichità anche a Venere, la regina dell’amore che sconfigge l’inverno, con il sentimento, la leggiadria e la grazia e riporta la vita in tutte le forme e colori.




 Le rose sono da sempre simbolo del trionfo dell’amore sulla morte e segno di rinascita. Sin dai tempi antichi il giardino è ritenuto il luogo dove c’è energia con le leggi naturali ed il sentimento : per mezzo dell’opera dell’uomo, l’ambiente e le sue emozioni si fondono con quelle dell’uomo stesso, si uniscono alle sue emozioni, per il bisogno di comprendere e capire dove vive e ritrovarsi insieme alle cose da lui create.


 Oggi, soprattutto in Oriente, si ritiene che costruire un giardino sia una vera e propria opera d’arte. Nell’oriente infatti gli elementi che compongono il giardino, acqua, piante, montagnole, le pietre, sono considerate energie primarie dove l’uomo ritrova se stesso, il proprio essere, anche attraverso il suo lavoro creativo riconquistando energia bellezza ed armonia. I fiori simbolo così del mese di Maggio, sono considerati da sempre simbolo di solarità, gioia e sempre dall’antichità, benevolenza divina; essi hanno un proprio linguaggio che si esprime ed esterna attraverso i colori, le forme ed i profumi che essi emanano.




 Questo linguaggio per circa due secoli è stato espresso e manifestato nella poesia e nella letteratura. Oggi, attraverso il degrado dell’ambiente, il linguaggio dei fiori è passato in secondo piano e molte specie di fiori un tempo comuni sono in via d’estinzione.


 La Rosa viene considerata un fiore discreto, rappresenta la grazia femminile, ma nello stesso tempo serba al suo interno una grande energia vitale, quasi un segreto. Il giardino di maggio o delle rose esprime pura femminilità ed immagine dello spirito. Il suo ciclo di vita è sempre chiaro ed ordinato; molto spesso il giardino ha un muro di cinta che “trattiene all’interno” le energie positive che fioriscono. 




 La stessa immagine del nostro corpo che cresce attraverso le gioie e l’esperienza date dalla nostra anima che se ne nutre durante il ciclo di vita. Ritornando all’ambiente ed ai nostri giorni, difendiamo con forza anche i nostri fiori con i loro semplici colori e profumi : solo apprezzando di nuovo la terra con i suoi fiori e frutti ci riprenderemo a pieno il nostro pianeta. L’origine della rosa si perde nella notte del tempo. 




Già Confucio viveva in mezzo alle rose e compose un gran numero di poesie, che sono state riportate sui grandi vasi dei mandarini del celeste impero. Fra i 18.000 volumi della biblioteca dell’imperatore della Cina, 1800 sono trattati di floricoltura e di essi 600 trattano della coltivazione delle rose, nonostante che allora fossero conosciute solo due qualità: la bianca e la giallo paglierina. L’essenza di rose, in Cina, può essere usata solo dai membri della famiglia imperiale e dagli alti dignitari. Un sacchetto pieno di foglie, era considerato come un talismano contro i geni del male, le malattie e i brutti sogni. Nel Siam è credenza che il genio del bene sia nato in un boschetto di rose. Dalla pelle di Afrodite che usciva dalle onde grondante d’acqua, una goccia cadde a terra e fece nascere la prima rosa.


 I fiori furono tutti bianchi, ma un giorno Venere accorrendo a soccorrere Arom si punse ed il fiore s’imporporò del sangue della Dea.Un'altra versione narra che le rose diventassero rosse per la vergogna di aver dato tanto dolore alla dea. La leggenda maomettana, fa nascere la rosa dal sudore del profeta. La Roma imperiale fece un uso smoderato dei petali di rosa : Nerone fece piovere sui suoi convitati, petali per quattro milioni di sesterzi. L’imperatore romano Eliogabalo lo emulò e la pioggia di rose sommerse i suoi invitati; in quanto a lui, non si bagnava che in vino di rose. Cleopatra, ricevendo Antonio fece ammassare sul pavimento, petali per l’altezza di un’auna (anticamente pari a poco più di un metro) Verre, nella sua lettiga, giaceva su un materasso di rose e di esse si cingeva la testa ed il collo; Marziale diceva "Egiziani inviateci il grano, noi vi manderemo rose". Infine Apicio immaginò e lasciò ai posteri la ricetta del pudding di rosa.


 Il Medioevo, come per tutto il resto, fu un’epoca buia e Carlo Magno emise inutili decreti per valorizzarla. Verso il 1100, i crociati portano in Francia ed in Inghilterra delle rose asiatiche e quelle di Damasco. Nella stessa epoca i monaci benedettini presero affezione a questo fiore e lo coltivarono. Lutero aveva una rosa nel suo sigillo. In Svizzera le persone assolte avevano il diritto di portare la "rosa dell’innocenza". Narra una leggenda che Chloris, dea dei fiori, trovasse una ninfa morta in un bosco; la raccolse e la portò da Afrodite, dea della bellezza, e da Dionisio, affinché le donassero l'immortalità. Afrodite le donò la sua bellezza e Dionisio il profumo.




 Chloris portò infine la ninfa da Apollo, dio del sole, che la riportò in vita e così, nata a nuova vita, diventò la rosa e fu incoronata regina dei fiori. Regina dei fiori la rosa una pianta antichissima che negli anni ha dato luogo a più di 200 specie. Fin dall'antichità la rosa ha rappresentato un motivo floreale largamente usato, nell'arte pittorica, nell'architettura, ecc, nonché un simbolo di eleganza, di nobiltà e di decoro. Comperate pure una dozzina di rose rosse, o del colore preferito, ma sacrificatene una: dicono che regalare fiori in numero pari porta sfortuna . . . io, però, non ci credo ! 




Buon Mese Di Maggio a tutti . . . da Maria





1 commento:

  1. Buon Mese di Maggio a tutti noi. E la rosa, il simbolo della donna in tutte le sue sfaccettature, che diventano tanti colori, ci accompagni nel nostro cammino.

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