mercoledì 16 maggio 2012

MATRIMONIO ^ 8



Ed eccoci ancora una volta a parlare delle problematiche che riguardano il matrimonio. Enzo, con molta ironia e divertimento ci ricorda quali sono i motivi che spingono una coppia a risentimenti e incomprensioni.............“TU NON MI CAPISCI!
“NO, SEI TU CHE NON MI DAI ASCOLTO?
per quanto mi riguarda, all'ottava "puntata" , mi domando :"ma che ci si sposa a fà?.... "



DUCKY   Ora che ci siete tutti, prendiamoci il caffè e poi  parleremo ancora di matrimonio, se Enzo vuole.

ENZO Mamie,  AM2, Rosa e Maria, che ne dite?

ROSA     Per me va bene,

AM2       Anche per me.

MAMIE   Ok, discutiamone, è sempre utile confrontarsi.

Maria     Si tratta di rapporto particolare. Va bene.

DUCKY   Enzo, rapporti con le famiglie di origine.

ENZO     Ok, allora cominciamo a dire che quando ci si sposa,  si lascia la propria famiglia di origine.

ROSA     Ovvio!

ENZO     Sembra una cosa scontata ma per tante persone non lo è. Emotivamente e psicologicamente si è ancora attaccati ai propri genitori. Mi riferisco soprattutto ai “mammoni”, uomini e donne. Lui passa tutti i giorni da sua madre e la sente sempre per telefono, le riferisce tutto ciò che fa sua moglie e ne ascolta le critiche. Se avete una mamma molto invadente, andate ad abitare lontano, frequentatela poco e, soprattutto, dice G. Gargione, non andate a riferirle per filo e per segno tutto sui vostri rapporti coniugali. Dovete ficcarvi bene in testa che ormai fate famiglia a parte. La vostra famigia è composta dal vostro partner e dai vostri figli.

ROSA     I genitori dovrebbero cercare di evitare litigi tra i due.

AM2      …e non soffiare sul fuoco per farlo divampare di più.

MAMIE   …non devono dare sempre ragione al loro figlio e torto “all’altra”, come se vsi trattasse di una sconosciuta…

MARIA Ma fare pressione affinché egli tenga conto anche delle esigenze della moglie; devono cercare di tenere unito il matrimonio, non di sfasciarlo.

MAMIE   Però, ce ne sono di maschi “mammoni”.

DUCKY   Ho taciuto finora, ma sono d’accordo sui “compiti” della famiglia originaria. Ma…sentite…che cavolo si devono dire quei due?

MAMIE   In che senso?

ROSA     Appunto, in che senso?

AM2            Comunicano, discutono, parlano, conversano marito e moglie? Sembra una sciocchezza, ma a me sembra una cosa importante.

ENZO     Ecco…la parola giusta…”comunicano…comunicare non è come parlare o chiacchierare. C’è comunicazione tra i due piccioncini? La regola numero uno per evitare dissidi è tenere sempre aperte “le linee di comunicazione” con il partner, avere con lui uno scambio continuo: parlare, parlare…parlare.

MARIA   No commente!

ROSA     Voi uomini dite sempre che noi donne “tenimme ‘a lengua longa”.

DUCKY   E’ vero, Rò, ma Enzo non si riferisce al senso della lunghezza della lingua. Io sono  felice se la donna “mostra” la lunghezza di quell’organo, in particolare nei rapporti erotici. Qui si tratta di COMUNICAZIONE in tutti i problemi matrimonieli.

ENZO     Esatto, e dite al vostro partner…se ne avete uno…

ROSA     …non ce l’ho come dici tu!

AM2            Ce l’avevo una volta, ora non più.

MAMIE   Quanto a me, lo sto cercando, ma sembra un’impresa impossibile.

MARIA   Che bellezza, siamo tutte prive!

ENZO     A mio avviso, Ciucciottine, non vi fate male mostrando la lingua utilizzandola in mormorii e borbottamenti lamentosi o stizzosi. Comunque, qui non si parla di partner ma di come “comunicano fra di loro”. Dite le cose  con tatto al vostro partner e al momento opportuno,  se siete insoddisfatti, se una situazione non vi sta bene o se non siete d’accordo su  certi suoi comportamenti, garbatamente e con tatto parlatene:
-   parlate delle emozioni negative,
-   Parlate della vostra gioia, allegria, euforia,
-   Parlate delle vostre preoccupazioni, passioni, hobby,
-   Soprattutto dei problemi comuni  concernenti la vostra intimità.

MAMIE   Credo che su questo concordiamo tutte noi e anche voi uomini.

ENZO     Meno male!

AM2           Non sarebbe meglio approfondire?

MARIA   Così ci miglioreremo.

ENZO     Ciucciottine care, devote, cercatrici, considerate che “amare significa comunicare”.  Ciò vuol significare, detto tra noi, che voi cominichiate allo stesso modo; c’è chi comunica di più, chi di meno, ma la migliore comunicazione è costituita dalla durata, dalla frequenza e dalla qualità di ciò che viene trasmesso.
Fatta questa premessa, vi parlerò delle patologie della comunicazione, cioè dei modi sbagliati di comunicare, che sono principalmente TRE.

1-      NON LADSCIAR PARLARE L’ALTRO: appena LUI comincia a dire qualcosa, LEI lo interrompe e lo sommerge con un fiume di parole.  La comunicazione è a senso unico, c’è uno che parla e uno che ascolta o, peggio, ci sono due che parlano e nessuno che ascolta. E’ inutile ricordarvi che quando si dialoga, bisogna alternarsi nei due ruoli, va a dire: “si parla e si ascolta a turno”.

2-      PARLARE PER ALLUSIONI, FATE GLI IRONICI: anche questo è un modo sbagliato di comunicare, cioè:
-fare discorsi fumosi,
-dire cose a metà;
-parlare per sottintesi;
-fare dell’ironia.
Così facendo, causerete irritazione e aggressività.
Frasi, come queste “Tu sai benissimo a che cosa mi riferisco£ è un’allusione; “tu mica hai capito perché mi sono arrabbiato”, è una frase ironica.
Il rimedio? Eccolo, quando parlate, cercate di essere il più preciso possibile, col tono giusto e con lee parole semplici.. A volte si parla in modo vago. Altre volte, se pensate di convincere gli altri con poche frasi, vi sbagliate. Perciò, se l’amate davvero, esponetele con pazienza i vostri desideri, le vostre ragioni o il vostro punto di vista.

3-      NON VI CHIUDETE NEL SILENZIO
ci sono persone che quando litigano, si chiudono nel silenzio, diventano mute davanti alle accuse dell’altro, non parlano più. Quasi sempre diventa inutile stimolarle: “guarda che sto parlando con te! Allora, che ne dici? Cosa suggerisci?” Non si ottiene nessuna risposta. Sembrano assenti, a volte ti fissano senza fiatare. E’ impossibile parlare con loro perché rifiutano semplicemente di comunicare.
E’ sempre Gargione che afferma: “Non si può comunicare con chi non parla, perché non si conoscono esattamente i suoi pensieri, non si sa esattamente che cosa vuole o perché si comporta così.
L’unico rimedio è abituare queste persone ad esternare i loro pensieri. “FAR CAPIRE LORO CHE SE NON IMPARANO A COMUNICARE ALL’ALTRO I MOTIVI DEL PROPRIO DISAPPUNTO, NON C’E’ FUTURO PER LA LORO UNIONE.

MAMIE   Un momento, Enzo, lasciaci respirare…sei come un torrente in piena.

DUCKY   Ha ragione, Mamie, una piccola pausa non sarebbe male.

AM2            Ben detto!

MARIA   Bene, Ducky, ci voleva proprio.

ENZO     Avete ragione. Però vedo che mi .seguite. Posso ora?

MAMIE   Concesso con una sola parola…per non creare equivoci.

ENZO     Ottima la battuta. Ehm…A volte non parlano perché dentro di loro hanno una grande confusione. Non si esprimono semplicemente perché non sanno cosa dire. Bisogna aiutarli a mettere ordine nella loro mente, a conoscere e a capire se stessi.
Altre volte non parlano per timidezza o perché estremamente insicure di ses stesse. Tacciono perché hanno paura di sbagliare o di essere derise. Non mancano neanche casi di persone, che restano zitte, perché hanno vergogna o paura di manifestare i loro pensieri istintivi.
Ad es., un marito può restare zitto perché si vergogna di far sapere che è geloso del cognato,  o del fratello, o dell’amico e non vuole che essi si prendano tante confidenze con sua moglie.
COSA FARE?
Incoraggiateli a confidarsi ma senza prese in giro. Un’altra soluzione è incoraggiarli a incrementare la loro cultura (soprattutto quella di tipo psicologica). Ricordatevi, Amici Lettori,  più si è ignoranti e meno si parla, più si è istruiti e più si parla , sempre con le dovute eccezioni.
In tutti e tre i casi, prima di litigare con il vostro Ciucciottino, cercate di chiarire prima con voi stessi i motivi del vostro malcontento. Molta gente si getta nella battaglia senza sapere per che cosa combattere o in che direzione andare. Imparate a riflettere, a meditare. Cercate di capire perché oggi siete così nervosi o che cosa di lei vi ha dato così fastidio.

AM2 Non mi sto perdendo nulla.

DUCKY   Anche noi altri.

MAMIE   Sssst… lasciatelo continuare, per favore.

MARIA   Ecco, brava la Cocca.

ENZO     Non fate precedere l’azione al pensiero, prima di cominciare a discutere con LEI, fermatevi a pensare che cosa non va e che cosa volete esattamente da LEI. Se noi tutti ci abituassimo a riflettere bene prima di agire, credetemi, il mondo andrebbe decisamente molto meglio.
Per concludere, ci tengo a dirvi che tutte le mie disquisizioni non servono solo a coppie di conugi, ma anche a quelli che stanno per sposarsi, nonché a coppie di Ciucciottini che “si amano  e che vogliono continuare ad amarsi.”

Enzo






2 commenti:

  1. Non me ne perderei una di queste puntate, caro Enzo.

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  2. Loré. io ti ho sempre ammirato per l'assiduità con cui segui tutti i miei pezzi. Credo che sei quasi solo. Ci sono persone titolate che (per disinteresse culturale) non fanno altrettanto.
    Complimenti.
    ENZO

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