domenica 20 maggio 2012

NON SOLO SULLE PUNTE



    CANTICA 2 – PURGATORIO




In chiusura della seconda edizione del Festival Internazionale della Danza 2012, e dopo il grande successo di pubblico e critica, Emiliano Pellisari chiude la sua trilogia dedicata alla Divina Commedia con Paradiso, l’ultimo atto della straordinaria sfida della danza alle leggi della fisica, con quadri che narrano l’opera dantesca.





E’ la parte dell’opera dantesca più poetica, proposta con suggestive coreografie che avvincono il pubblico col loro forte impatto visivo ed emozionale;  in scena, i danzatori acrobati di Emiliano Pellissari utilizzano complesse macchine teatrali di origine barocca.                                                                                                                        Paradiso si presenta come uno spazio astratto, fatto di luce e di colori, dove corpi angelici si librano nell’aria come sfere trasparenti, angeli moderni si materializzano e tutto assume un equilibrio, a simboleggiare l’ordine divino, come in un’istallazione o sculture moderne in movimento.
In Paradiso si dissolve la fisica della realtà e la scena appare come un sogno ad occhi aperti, dove i ballerini interpretano dei veri e propri quadri viventi che forniscono una chiave di lettura per la filosofia di Dante. Tutto assume un equilibrio, a simboleggiare l’ordine divino, ricreando una scenografia magica e surreale, eterea e impalpabile.




La trilogia sulla Divina Commedia ideata da Emiliano Pellisari che con i primi spettacoli ('Inferno' e 'Cantica II' - Purgatorio) ha stupito e meravigliato negli ultimi tre anni il pubblico di tutta Italia. Lo spettacolo, dopo un anno e mezzo di preparazione, viene rappresentato al Teatro Olimpico di Roma, da giovedì 12 fino a domenica 22 aprile.
'Paradiso' e' formato da tredici quadri, tredici idee originali che sapranno ancora una volta portare con la mente lo spettatore ai confini della pura astrazione.




INFERNO

Lo stesso Pellisari spiega : “Se in Inferno i corpi nudi dei danzatori sono stati i protagonisti e in Cantica II i costumi e le attrezzerie di scena hanno offerto la chiave simbolica per interpretare il pensiero dantesco, in Paradiso sono veri e propri quadri viventi ispirati alla pittura contemporanea a fornire la chiave interpretativa della filosofia di Dante. 

PURGATORIO



Nel Paradiso i non-luoghi e i non-personaggi, spazi eterei ed essenze luminose, offrono un codice spazio-temporale astratto che forse soltanto la forza concettuale dell'arte contemporanea può rappresentare”.
I pianeti, che nella cosmologia di Dante sono elementi strutturanti del Paradiso, in quanto i cieli in cui sono collocati rappresentano i luoghi dell'ascesa verso l'Empireo, sono rappresentati attraverso enormi sfere in cui si intravedono solo le teste sospese dei danzatori, a simboleggiare le intelligenze motrici della cosmologia dantesca, come in una magia surrealista; il celebre Angelo di Dalì si materializza sul palcoscenico e misteriosamente dai cassetti che ne costituiscono il corpo si levano altri angeli; una stanza magica fatta di oggetti e corpi nudi si crea davanti agli occhi degli spettatori, acquistando via via un ordine che simboleggia l'ordine divino che regge tutte le cose.


PARADISO


Gli straordinari danzatori sono : Mariana Porceddu, Patrizio Di Diodato, Chiara Verdecchia, Valeria Carrassa, Maria Chiara Di Niccola, Carim Di Castro
Fa da sfondo al mondo astratto del Paradiso la musica classica contemporanea ed elettronica avantgarde tratta dalle suggestioni dei più famosi autori moderni: György Ligeti, Terry Riley, Alva Noto, Philip Glass, John Cage, Luigi Nono, Luciano Berio, Pietro Grossi, Salvatore Sciarrino, Karlheinz Stockhausen, Arnold Schoenberg, Giacinto Scelsi, Brian Eno, Kraftwerk, Autechre, Steve Reich.

In occasione della prima replica dello spettacolo Emiliano Pellisari riceverà l’Onorificenza della Società Dante Alighieri per il lavoro compiuto a favore della diffusione dell’opera del Sommo Poeta. 

 MARIA... a dopo



2 commenti:

  1. Ci voleva, Maria, questo volo alto sulla Divina Commedia. Soprattutto in questi momenti di barbarie che stiamo vivendo.

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  2. Ma come, sei venuta a Roma e non mi hai chiamato Che cosa ti ho fatto? potevamo andarci insieme a teatro tvb sempre lo stesso marcellino.rm

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