giovedì 10 maggio 2012

RECESSIONE: Il mio disappunto è un urlooo!



Mi interesso molto dei fatti che riguardano la politica economica e l’economia politica, ma ne parlo e ne scrivo poco. Comunque, dopo aver seguito costantemente, le decisioni legislative del nostro staff governativo, interviste, commenti di tantissime persone di varie estrazioni, di varia cultura, compresi  economisti titolati, sono giunto alla conclusione che i migliori economisti sono i cittadini, i padri e le madri di famiglia. Perché? Perché sono costretti a fare i salti mortali per arrivare a fine mese: per chi ci arriva. Poi ci sono quelli che…cittadini privati-dipendenti che non vi arrivano: ed è un dramma che MOLTE VOLTE è sfociato in tragedia per aver perso il lavoro, perché la loro azienda non è riuscita a sopravvivere al disastro fallimentare, creando ESODATI, cioè gente che non ha più le stesse possibilità economiche. Fa pena dal punto di vista, almeno lessicale, quell’ignominioso personaggio (forse economista-politico-ministro-tecnico- o parlamentare?)  che ha inventato l’etichetta di “ESODATI”. Insomma la situazione finanziaria, non solo del nostro Paese, è drammatica assai.


Mi direte, ma questa breve premessa è arcinota a tutti. Vero, è ben nota e sofferta da QUASI tutti gli Italiani.  E vediamo come.
Proviamo a rispondere a delle domande.
0.1    Come mai ci troviamo in questa situazione?
Risposta: A) La colpa è dei vari Governi che ci hanno governati male. B) La seconda colpa la diamo ai cittadini, non a tutti, ma a quelli massa di buontemponi astuti e furbacchioni che si sono sempre vantati di avere “la passione” di fregare lo Stato, e ce ne sono. Quel fiuto, quella destrezza è nel DNA di tanti Italiani.
C) La terza colpa è appannaggio degli imprenditori individuali e societari che non hanno dichiarato, sempre per “passione”, il giusto reddito. Dei dati? Eccoli: ero in servizio attivo quale direttore tributario, ebbene il 45 per cento delle aziende italiane dichiarava “perdite”, cioè reddito negativo, il 35 per cento dichiarava un UTILE o reddito positivo, il resto percentuale, quasi pareggio.
0.2 Era necessario affidare a dei tecnici la gestione della situazione economico-finanziaria dato il gigantesco debito di Bilancio dello Stato?
Risposta: E’ stata una scelta del nostro Capo dello Stato. E vista e constatata l’inettitudine dei precedenti “governanti”, la scelta e’ caduta su Monti.  Monti ha scelto i suoi tecnici, ma il suo obbiettivo, viste le norme deliberate, è stato ed è  sistemare il macroscopico debito di bilancio dello Stato. Lui ha badato e continua a badare solo a quello. Ha tassato non tuti i cittadini contribuent; non ha tassato come avrebbe dovuto fare con i ricchi, cioè con quelli cittadini che posseggono troppo, un plafond di redditi poteva essere meno tartassato. Diciamo 200.000 EURO. Da questo importo poteva colpire a dovere. Invece no. Ed e’ stato un errore.
.Ma dei provvedimenti di crescita se ne parla…se ne discute in tantissime sedi, ma non si vede nemmeno l’ombra.  E allora, parliamo della crescita.
Immaginiamo un triangolo, sul vertice siede lo STATO, al vertice sinistro vi sono LE IMPRESE, al vertice a destra…il POPOLO. Il primo a muoversi deve essere lo Stato con la sua sovranità.
Le IMPRESE non possono muoversi in crisi autonomamente perché hanno difficoltà nella produttività e nella vendita dei loro prodotti;
I Cittadini, a causa della recessione, si sono trovati in grossissime difficoltà, ma non solo. Perché? Perché i provvedimenti del Governo Monti sono tesi solo a  fronteggiare il problema debitorio E NON LA CRESCITA. Pensate, se un cittadino ha meno soldi, vuol dire che ha un minore potere di acquisto, non può spendere come prima, conseguentemente le aziende non vendono come prima, ergo: hanno meno ricavi; meno ricavi significano meno redditi, meno investimenti e meno assunzioni e licenziamenti di Esodati che lacrimano. NON SOLO, i Cittadini verseranno meno tasse, come anche le Imprese. Così non va bene.  L’eccessiva tassazione sistemerà pure il debito statale, ma sta depauperando Cittadini e Imprese.
Domanda 0.3 Perché non sono tassati: Banche, Assicurazioni, Rendite finanziarie.
IPOTESI, non crediate che sia tanto surreale o fantascientifica.
Immaginate questa scena. Il nostro Presidente della Repubblica, chiama Monti e gli dice:
“Senti, Monti, la nostra Italia è in grossissimi guai, in economia e in finanza. Il debito dello Stato è gigantesco, le Imprese languono: insomma siamo in piena recessione nazionale e internazionale. Te la senti di aggiustare le cose? Se te la senti e accetti, io ti dò l’incarico e ti nomino Capo del Governo, potrai nominare i ministri che vuoi.
E Monti: “Sì, accetto!
Il Presdente Napolitanto riprende a dire: “Un attimo, devo dirti che questo incarico prevede una condizione.”
MONTi: “Quale?”
“La morte per suicidio di 100 tra imprenditori e padri di famiglia.”
I casi sono due. Se pensate che non avesse accettato, avrebbe fatto una bella figura da tutti i punti di vista; se pensate che avesse accettato, pur con tutte quei deceduti, si sarebbe qualificato come un governante “senz’anima”.
Riflettete, per favore, la seconda ipotesi è già una cosa vera, una realtà allucinante, e sapete perché? Perché non si può far morire un figlio per salvare gli altri: il buon padre di famiglia deve cercare, per sistemare i debiti di tutta la famiglia, di salvarli tutti. Non si può esclamare: “E’ INEVITABILE CHE TANTE PERSONE MUOIONO, PER COLPE DI CHI HA GESTITO RUBANDO.
Cari lettori, pensate davvero che il numero di 100, detto sopra, sia esagerato? Vorrei avere torto, ma credo che saranno versate ancora tantissime lacrime.
Grecia: la moltitudine non gradisce l’Euro, e non sono più entusiasti del modo come si tiene unita l’Europa. Pappagone, ve lo ricordate? Diceva “Siamo vincoli o sparpagliati” Detto, papale papale, in questa Europa Unita non siamo tanto vincoli…ci sono parecchi “sparpagliamenti”.  Ma il Popolo si muove quando non arriva più il pane a tavola…la rivoluzione francese insegna…molta gente “perdette ‘a capa” perché i Francesi avevano perso le speranze.
E noi speriamo ancora.

Enzo

Monti: “ Quale?”  


1 commento:

  1. Enzo, la tua ricostruzione di idee e fatti è accurata, equilibrata, impegnata, manca piccoli ettagli: che il prof. monti sia stato nominato senatore a vita, che abbia avuto assicurato in partenza il favore dei partiti e che gli stessi non siano stati obbligati a misurarsi con le elezioni. Ed è qui che è cascato il cosiddetto asino essendosi creato un groviglio di interessi con coseguenti complicità, minacce reciproche (prevedibili in partenza), confusione, istituzionale, politica, economica. Si è avuta la netta impressione che monti non rappresentasse nessuno se non interessi esterni, che il capo dello stato parteggiasse, che tutti volessero niente. E poi i drammi dei suicidi, dei fallimenti, dei sacrifici chiesti ai più poveri con la fola che la colpa del debito pubblico fosse da ascrivere ai cittadini che avevano vissuto al di sopra delle loro possibilità. Sicché viviamo uno dei periodi più oscuri della nostra Repubblica. Non ne usciremo come se niente fosse stato. E dobbiamo augurarci che ne usciremo. Ognuno cerca di salvarsi a scapito degli altri e ciò non è ammissibile. Ci rimane solo la speranza, amici miei. Quanto vorrei sbagliarmi.

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