giovedì 24 maggio 2012

REPRIMERE LA RABBIA FA MORIRE PRIMA



Gli esperti ribadiscono , anche  perché già si sapeva, che il litigio con il partner allunga la vita .
Via libera ai litigi allora!
Con molta  moderazione, come ci ha ampiamente suggerito Enzo.





Ci sono persone che, pur di non litigare con il partner, sono pronte a rinunciare a molte cose a cui tengono, oppure a cedere su tutto senza neppure tentare di far valere le proprie opinioni e desideri. Ebbene, tutto questo è sbagliato. Anzi sbagliatissimo. Chi vuole garantire una vita lunga e in salute a se stesso, oltre che al proprio rapporto di coppia, deve accettare l’idea di litigare.


Il suggerimento, anche se a prima vista singolare, viene da una fonte autorevole e ha il carisma della scienza: i ricercatori dell’università del Michigan hanno infatti verificato che in una coppia chi reprime e trattiene la propria rabbia ha vita breve. E non solo in senso figurato: corre cioè un rischio di morte precoce doppio rispetto a chi si concede uno sfogo.


Gli scienziati sono arrivati a questa conclusione dopo aver studiato 192 coppie per 17 anni, dividendole in quattro categorie. C’è un gruppo in cui entrambi i partner esprimono la propria rabbia, quelle in cui uno solo dei due coniugi comunica la propria rabbia mentre l’altro la sopprime, e quella in cui entrambi i coniugi la reprimono continuando a rimuginare i propri risentimenti senza esprimerli.


Nei casi in cui entrambi i partner cercano di reprimere la loro ira quando l’altro li attacca ingiustamente, la probabilità di morire precocemente è doppia rispetto agli altri tipi di coppie. Eppure spesso si preferisce evitare lo scontro perché non si sa mai come potrebbe andare a finire. ”Quando i partner si ritrovano al termine della lite - spiega Ernest Harburg, coordinatore dello studio - uno dei compiti principali è quello di riconciliarsi sul motivo che ha causato il conflitto. Generalmente a nessuno viene insegnato come farlo, a meno che non lo abbiano visto fare ai propri genitori. Il problema principale è quindi come risolvere il conflitto”.


Se però lo scontro resta irrisolto, la rabbia con il passare del tempo si trasforma in rancore e questo tende ad esasperare le proprie posizioni nei confronti del compagno. Insomma il risentimento continua a montare e il problema che ha scatenato il dissenso resta sul tappeto, pronto a saltare fuori di nuovo alla prima occasione. E pesa sulla salute e sulla possibilità di campare di meno. Lo studio ha infatti evidenziato il fatto che tra le 192 coppie studiate, le 26 famiglie in cui entrambi gli sposi reprimevano l’ira hanno fatto segnare 13 decessi. Nel 27% dei casi è morto uno dei due coniugi, e nel 23% entrambi. Nei rimanenti tre gruppi, costituiti da 166 coppie, le morti sono state invece 41, di cui il 6% con il decesso di entrambi i coniugi e il 19% con uno dei due.


La ricetta allora a quanto pare è una sola: meglio sfogarsi e, magari, anche rispondere per le rime se ci si ritiene vittima di un attacco ingiusto e immeritato. L’importante è poi non arrivare agli estremi, come nel famoso film ”La guerra dei Roses”. E semmai trovare un modo per fare in fretta la pace. Del resto c’è poco da scherzare: a quanto pare ne va della pelle.
[sito di provenienza Tgcom]







Non esiste un manuale , però ci sono buone regole per far si che si possa litigare senza troppi scossoni. Vi segnalo 10 regole messe a punto da ben 80 psicoterapisti e pubblicate nel volume I DIECI COMANDAMENTI DELLA COPPIA (edito da Ponte delle grazie)



Le regole per litigare in maniera costruttiva studiate da Daniel B. Wide, ricercatore clinico alla university of California

a) Non andate mai a dormire arrabbiati. Piuttosto state svegli tutta la notte a litigare.

b) Accettate il vostro compagno così com’è Ognuno ha il proprio carattere. E’ una impresa inutile cercare di cambiarlo.
c) Non datevi la pena di capire. Forse lui/lei sta pensando delle cose orribili di voi che è meglio non sapere.

d) Non interrompetelo mentre parla. Non c’è peggior fastidio di non riuscire a spiegarsi perché lui/lei ti parla sopra.

e) Non terminare le sue frasi, peggio ancora in maniera ironica. E’ un altro modo di irritare il vostro partner.

f) Quando litigate interrompetevi un momento. Prendete fiato e lasciate spazio per replicare anche a lui o lei.

g) Non sputate fuori tutto il rancore accumulato Nei momenti di collera spesso si dicono cose che a mente fredda non si direbbero mai.

h) Parlate per voi, non per il vostro compagno. Non è mai solo colpa di uno o dell’altro: il più delle volte la verità sta nel mezzo.

i) Per cercare di avere ragione evitate di dire i sempre e i mai. Siate possibilisti piuttosto che assolutisti.

l) Non alzate la voce. E’ sintomo di debolezza e non vi aiuta di certo ad aver ragione nella discussione. Anzi
Fonte La stampa



Annamaria... a dopo

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