martedì 19 giugno 2012

PENSIERO DI OGGI





PENSIERO POSITIVO DI OGGI 




La ripetizione porta alla bravura: più pratico, 
più divento bravo e agile. Ogni occasione è 
buona per mettere in pratica ciò che ho appreso.
 Solo così imparerò ad attrarre, a manifestare e a migliorarmi con l'esperienza, senza mollare mai.








SI RIDE, SI PIANGE















IL THERMOS- Barzelletta-


Un contadino va in città ed entrando in un negozio di articoli casalinghi vede un thermos.Colpito da quel cilindro di metallo brillante chiede cos'è al commesso.-"E'un thermos, signore, e serve a mantenere calde le cose calde e fredde le cose fredde."-"Funziona con l'elettricita'?"-"No, non ce n'e' bisogno." Il contadino lo acquista e l'indomani va a lavorare nei campi.Un compagno di lavoro gli chiede: "Cos'e' quell'oggetto?"-"E'un thermos, tiene calde le cose calde e fredde le cose fredde."-"e tu cosa ci hai messo dentro?"-"Un caffe' bollente e due ghiaccioli!"




Fàààà caldo...un gelatino e un raccontino in nostra compagnia-

Di C. Peparello



Racconto dal GRA





È una calda giornata di un giorno qualsiasi di un mese caldo qualsiasi.
Sono imbottigliato sul grande raccordo anulare. Sono sulla corsia di sinistra, quella veloce, ma sto andando a passo di rumeno claudicante. Davanti a me c'è una Lancia Y fuxia guidata da una tipica coatta romana così platinata che pensavo le avessero fatto un gavettone con la trementina. Dietro sfoggia cuscini di Hello Kitty e Betty Boop. D'un tratto, dalla corsia centrale spunta una Clio nera con un adesivo sul posteriore che recita: "Sono un gladiatore". Chi guida è il classico romano coatto, circa trent'anni, capello rasato, maglia bianca aderente con una scritta sulle spalle tipo plotter: D&G. Scommetto che porta jeans attillati tipo John Travolta durante la sua crisi artistica depressiva e infradito con tribale copiato da Google sul dorso del piede. I due si ammiccano. La testolina di lei si rivolge spesso verso di lui e lui sta fissandola e guarda la strada con l'orecchio. Tra frenate e accelerate i due si mantengono in parallelo. La coda non diminuisce, l'afa sfuma ogni orizzonte e il caldo è insopportabile. Lui le sorride, sfodera la sua mascella tirata, abbronzata e velata da un filo di barba incolta e...si fa venire una paresi nel tentativo di far spuntare una fossetta che non ha. Lei si scosta la chioma platinata e gli regala un sorriso mentre mastica 14 Vivident Blast. Lui si gasa, gonfia il petto e le urla qualcosa. Lei urla una risposta e la pantomima prosegue a 1200 giri a 20 km l'ora. L'intraprendenza di lui prende in mano la situazione e agita il suo cellulare fuori dal finestrino. Lei annuisce e per poco non entra nel bagagliaio dell'utilitaria che la precede. Lui avvampa di desiderio e diventa rosso in faccia come un tacos alla paprika... lei le sta dettando il suo numero. Lui preme i tasti, guarda lo schermo e guida con le ginocchia (chissà perché l'uomo riesce a fare due cose insieme solo quando c'è di mezzo una donna). Farfugliano ancora, tra urla, sorrisi ebeti, frenate e sgasate improvvise. Poi il traffico si dipana e si comincia a scorrere. Lui scarica tutta la propria virilità nei cilindri del suo possente 1200 diesel e fa strada, con la platinata che lo segue, come la fingarda leonessa che segue il maschio nella savana d'asfalto. A quel punto ipotizzo il discorso urlato tra loro dai rispettivi abitacoli:
Lui: "A ....bella m'hai bucato er finestrino cor fascino tuo e me te sei subaffittata dentro la capoccia, mamma mia."
Lei: "Ma sei popo caruccio tesò e grazie der complimento, sei n'omo fine e profondo, io sò solare."
Lui: "Come lo vedi n'aperitivo a bella?"
Lei: "Ar destino non se po' di de no. No Sprizze lo vedo popo bene. 'Ndo annamo?"
Lui: "Seguime a fata annamo all'autogrille più avanti..."
Allora volgo il mio sguardo alla mia destra e nella corsia centrale, una bella donna di circa quarantanni, che ha assistito con me a quella singolare tenzone amorosa mi guarda a sua volta e entrambi scoppiamo a ridere, poi mi dice: "Succede anche questo sul raccordo." Ed io le rispondo: "Io ce l'ho però la fossetta." E lei mi fa: "Si ma ti manca la classe del gladiatore." Ed entrambi ridiamo come scemi e acceleriamo perché dietro suonano. Succede anche questo, sul Grande Raccordo Anulare.


CARLO PEPARELLO







Annamaria... a dopo



 AVVICINATI UN POCHINO,
NON SENTI IL FRESCHINO?



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