lunedì 13 agosto 2012

NOTTE DI SAN LORENZO DEDICATA A L. DA VINCI




Non è nelle stelle che è conservato il nostro destino,
ma in noi stessi    (W. Shakespeare)
     
                                                                                           
Notte di San Lorenzo e delle sue “lacrime” . . .  notte di stelle cadenti . . . una delle notti nelle quali le polveri cosmiche si infiammano entrando nella nostra atmosfera, facendoci tenere lo sguardo fisso al cielo . . .                                                                                                                                                                    Ho messo  da parte le spiegazioni scientifiche, lasciandomi catturare dall’attesa di carpire la traiettoria di una “stella cadente” . . .                                                                                                                            E all’improvviso ancora quella emozione, quella scia luminosa rapidissima che taglia il firmamento, a cui affido il primo desiderio che scaturisce dalla mia anima . . .                                     Spettacolare ma in fondo romantica conclusione di una serata che, con un gruppo di amici, volevamo che fosse una parentesi “culturale” in questa estate rovente,  vissuta con il desiderio di ritrovarsi a godere assieme di ogni occasione di relax.

Ma ora è il momento di rendervi partecipi della bella esperienza vissuta  . . .                                                                                                                                                                                                         
Siamo a Maiori,  nel cuore della costiera amalfitana, nell'area teatrale e museale di Palazzo Mezzacapo, in un ampio spazio, attiguo agli omonimi giardini, in pieno centro storico della cittadina cara a Rossellini. 

                                                                                                                                    Proprio qui, nel maggio scorso, si era inaugurato il Museo di Leonardo Da Vinci, dedicato al Genio universale di Leonardo.
Unico nel suo genere in Italia Meridionale, offre ai visitatori un'esperienza molto suggestiva, coniugando la percezione sensoriale e la conoscenza del Genio, attraverso una piacevole immersione in un passato di straordinaria attualità.                                                                    
Leonardo, a distanza di tanti secoli, continua a stupire per le sue capacità di scienziato, ingegnere, oltre che di artista d'eccezione del Rinascimento italiano.                                                                                                                  Per il maestro toscano, che aspirava a fare dell'arte una scienza e della scienza un' arte, la “sapienza è la figliola della sperienza” . . .                                                                                            Ed è proprio all' insegna di questa esperienza che, ricercato ed apprezzato in molte corti europee, s'interessò anche di materie scientifiche, applicando le sue conoscenze di meccanica ad opere di ingegneria civile e militare, dedicandosi con passione a studi di anatomia, biologia, matematica e fisica.                                                                                   L’esposizione leonardesca denominata - Le grandi macchine interattive -  permette di ammirare le vere macchine così come sono state progettate dal Genio fiorentino e conservate nei suoi codici,permettendo di risalire ai progetti originari da lui disegnati.
L’allestimento è stato frutto di un imponente lavoro, eseguito con particolare minuzia, per realizzare vere e proprie macchine, tutte funzionanti e interattive, di grandi dimensioni.                                                                                
Le macchine, che non si possono definire "modelli", sono realizzate interamente in legno e questo ha richiesto l'impegno sia di sofisticate tecnologie, sia di particolari abilità umane. 
                                                                                                                                           Nella mostra, ben studiata e curata nei minimi particolari, l’interattività vera è stata uno degli obiettivi per consentire un’intensa percezione  sensoriale attraverso cui attivare meccanismi emotivi e cognitivi.                                                                                                                                                   Il fine era il funzionamento delle macchine e ciò ha reso necessaria l’esatta ricognizione di tutti i componenti del sistema e il riconoscimento della sua logica complessiva, obbligando alla ricerca della chiave interpretativa dei procedimenti logico-mentali e degli aspetti comportamentali di Leonardo in quanto, i suoi disegni sono quasi sempre di difficile lettura.


I 30 modelli di macchine leonardesche, tutti funzionanti ed interattivi, stupiscono il visitatore facendolo entrare nel mondo a volte futuribile delle invenzioni dell' artista-scienziato.                                                                                                                                      Le meravigliose macchine sono suddivise in tre sezioni : quelle del fuoco, ad acqua e volanti,  insieme ad una categoria a parte, cosiddetta dei "Meccanismi", che riguarda le riproduzioni di alcuni disegni dedicati allo studio del movimento rotatorio. 
                                                       
Un carro armato a forma di testuggine, munito di cannoni lungo tutta la sua circonferenza, tratto da un disegno conservato al British Museum, fa parte di alcune delle invenzioni militari delle "macchine del fuoco".                                                                                                                Nei progetti ad "acqua" prende forma, come descritto e raffigurato dallo stesso Leonardo all' interno del "Codice Atlantico", un omino che sopra dei galleggianti cammina sull' acqua, grazie a "baghe", cioè otri di pelle gonfi d' aria, fissati sia ai piedi che alle estremità delle due racchette impugnate con le mani.                                                                                                                              La sezione dedicata agli esperimenti sulle possibilità dell' uomo di potersi misurare con il volo, è quella che offre più curiosità e che permette di ammirare alcune delle sue scoperte da considerarsi assolutamente pionieristiche.
Il lavoro minuzioso ha portato, talvolta, a delle vere e proprie scoperte, come nel caso della “Prova d’ala”, dell’aliante, della macchina volante con sistema a “bicicletta” che, sfidando le leggi di gravità note al tempo di Leonardo, rappresentano dei veri e propri modelli ante litteram. 

                                                          

Tutto ciò è stato reso possibile dalla sinergia tra l’associazione  “Il Genio di Leonardo” di Firenze l'associazione "la Feluca" di Maiori e la Proloco di Minori.                                                                                 L’associazione “Il Genio di Leonardo” cura e promuove un museo itinerante negli Stati Uniti d’America, Cina, Slovacchia, oltre ad aver allestimento nelle principali capitali europee, come Atene, Ankara, Istanbul, Vienna, Roma.                                                                                                           Tra gli obiettivi perseguiti, quello di estendere la propria idea di come Leonardo debba essere presentato, mostrato e raccontato nel mondo e ai ragazzi delle scuole, per concorrere allo sviluppo di una cultura comune fondata sul concetto che l’uomo si chiama uomo quando costruisce, crea, e produce cose utili al servizio di tutti.

Arrivederci a presto da . . . Maria  !


3 commenti:

  1. Sì, Maria, hai perfettamente ragione. Ma l'uomo (e la donna) oggi è troppo distratto.

    RispondiElimina
  2. Stella adorata splendi pure per me. Vorrei proprio sapere quale desiderio hai espresso. Brava brava dolce58

    RispondiElimina
  3. Io splendo per chi ama la luce...anche quella del sole! maria.sa

    RispondiElimina