mercoledì 21 novembre 2012

DETTI E PAROLE NAPOLETANE n. 8



Rieccoci a sfogliare un dizionario della “lingua” napoletana . . . certo, una vera e propria lingua, spesso incomprensibile ai non campani, ma vi assicuro, di difficile interpretazione talvolta anche dai miei corregionali (compresa me ! ).






LA CACCAVELLA
è quel contenitore, in genere costruito in creta, discendente del caccavo (in rame) in cui il ragu' pensa e i fagioli pippiano. Si possono indicare con questo termine anche orologi, automobili e quant'altro si voglia ironizzare per la loro forma, a volte sproporzionata. Con il termine caccavella, si indica anche quello strumento musicale composto da un contenitore a forma di pentola ricoperta di pelle d'asino in cui e' infilata un'asticella che, strofinata con le dita della mano, produce il caratteristico suono del PUTIPU'. 

              

Cacciuttiello       
cane, di piccola taglia o di piccola eta', in napoletano viene sempre indicato con cacciuttiello. Il termine viene fuori dalla fusione dei due sostantivi italiani caccia e cucciolo.



            

Caiòla          
e' la gabbietta in cui svolazzano gli uccellini, ma l'antico termine indicava soprattutto il posto della vedetta sull'albero maestro delle navi.



                                           

Canzo
e' dare il tempo, l'opportunita' e l'occasione di fare qualcosa. Il canzo deriva dal greco Kàmpto' ,che si traduce io piego.

Scumma'
Si indicano con scumma' due azioni: schiumare e colpire al naso tanto forte da far sanguinare abbondantemente.

Scurnuso
dal verbo scuorno vuol dire, come dice la parola stessa, avere vergogna o scorno.





Sfaccimma
e' una delle piu' brutte parolacce che si possa trovare nella lingua napoletana. La parola letteralmente in italiano vuol dire "sperma", puo' indicare una persona furba, in questo caso la persona si dice "figlio e sfaccimma" che non e' offensivo. L'origine viene dall'italiano "sfacciato" che vuol dire uomo intrapendente e sfrontato.





State attenti a come usate questo vocabolo poiche' qualcuno potrebbe offendersi, perche' e' vero che ci sono molti "figli e sfaccimma" ma e' altrettanto vero che ci sono anche parecchi "uomini e sfaccimma"(uomini di nessun valore). Si puo' anche dire "Ma che sfaccimma!!"ed indica un esortazione del tipo "Ma che diamine!".......





Solachianiello     
Si occupava della riparazione delle scarpe. Insomma il ciabattino, il calzolaio. E' una parola composta da sola' e chianiello: risuolare le scarpe.



. . . e per rimanere in tema . . . salutatem ‘e  ssore
 vostre !
( salutatemi le vostre sorelle . . . ah ah ah  )


MARIA!







3 commenti:

  1. Annamarì . . . devo dire che sei davvero una ragazza ubbidiente e tempestiva . . . ah ah ah ! P.S. Graaaaaaazie, Lorenzo . . . il bello è che talvolta mi sento sul serio un fenomeno! maria.sa

    RispondiElimina