martedì 20 novembre 2012

ICTUS: NELLE DONNE HA EFFETTI PEGGIORI



A sostenerlo sono i ricercatori del Danderyd Hospital di Stoccolma dopo aver analizzato la situazione clinica di 496 persone coinvolte nell'indagine “Nottingham Health Profile”...







L'ictus può avere effetti diversi, ma è più pericoloso quando colpisce le donne. Dopo aver analizzato nel dettaglio dati e numeri raccolti dall'indagine sanitaria “Nottingham Health Profile”, sono i ricercatori svedesi del Danderyd Hospital di Stoccolma, autori dello studio pubblicato sulla rivista scientifica “Journal of Clinical Nursing”. Analizzando la situazione clinica di 496 persone coinvolte nella suddetta indagine – 379 colpite da ictus con età media 73 anni e 117 da attacco ischemico transitorio con età media 77 anni – gli scienziati ne hanno tratto risultati inequivocabili: l'ictus causa effetti peggiori nelle donne rispetto agli uomini, condizionando la qualità della vita per ciò che riguarda l'emozione, il sonno, l’energia, il dolore e la mobilità, mentre le pazienti colpite da attacco ischemico transitorio ne risentono pesantemente anche a livello sociale. 
«L’ictus può avere conseguenze dirompenti sulla vita di una donna sotto diversi aspetti – ha spiegato la dottoressa Asa Franzen-Dahlin, coautrice dello studio e ricercatrice del Dipartimento ospedaliero di Medicina Interna del Danderyd Hospital di Stoccolma – I problemi fisici sono semplici da identificare, mentre i cambiamenti di personalità e il declino cognitivo sono spesso visibili soltanto alle persone più vicine al paziente». Un'analisi rafforzata e completata dalla dottoressa Charlotte Ann Laska: «La nostra ricerca dimostra come le donne siano maggiormente colpite rispetto agli uomini per ciò che riguarda la qualità della vita – ha osservato la coautrice dello studio svedese – E non parliamo soltanto delle conseguenze dell'ictus, ma anche e soprattutto dei dirompenti effetti dell'attacco ischemico transitorio. Proprio per questo tutte le pazienti hanno bisogno di un sostegno adeguato dopo le dimissioni dall’ospedale».



Annamaria... a dopo

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