giovedì 20 dicembre 2012

PENSIERO DI OGGI




Qualunque cosa tu possa fare, qualunque sogno tu possa sognare, comincia. L’audacia reca in se genialità, magia e forza. Comincia ora.
Johann Wolfgang Göethe



Da LELE...si ride, si piange

Quest'anno è terribilmente di attualità.



Poco prima di Natale nell'Ufficio Postale di un paesino gli impiegati trovano nella cassetta una lettera con la scritta "Per Babbo Natale". Decidono di aprirla e di leggerla: "Caro Babbo Natale, sono un bimbo di 7 anni di nome Marco e vorrei chiederti un regalo. La mia famiglia e' povera, perciò invece di giocattoli ti chiedo di inviarmi 1000 Euro, cosi' anche noi possiamo passare le Feste con gioia". Gli impiegati della posta, commossi, fanno una colletta e, raggiunta la cifra di 500 Euro, la spediscono all'indirizzo del povero bambino. L'anno successivo, nello stesso periodo, nello stesso Ufficio Postale, gli impiegati trovano un'altra busta "Per Babbo Natale". La aprono e leggono: "Caro Babbo Natale, sono Marco, il bimbo che ti ha scritto l'anno scorso. Vorrei chiederti lo stesso regalo,  1000 Euro . Grazie per aver esaudito il mio desiderio lo scorso anno, ma quest'anno mandami un assegno non trasferibile, perché l'altra volta quei ladri delle poste m'hanno fregato 500 Euro!".






Manca 1 giorno alla fine del mondo (secondo la profezia dei Maya) . In attesa, godiamoci questo bel video con musica e  danza Irlandese...




La profezia dei Maya


Parla l'astrofisica Margherita Hack , divulgatrice scientifica italiana.

«L’allarme? Ignoranza e superstizione».

«Il sole non è eterno, ha 5 miliardi di anni e ne vivrà altri 5, poi morirà anche lui» 


 Rassegniamoci, il mondo è destinato a finire ma le profezie di antiche popolazioni non c'entrano nulla. A dirlo è la scienza, o meglio l'astrofisica secondo cui la fine del sole e gli asteroidi sono le vere minacce per il pianeta terrestre.
«Il sole non è eterno, ha 5 miliardi di anni e ne vivrà altri 5, poi morirà anche lui» spiega la scienziata Margherita Hack.
Quali sono le possibili catastrofi cosmiche?
«La morte del sole è una certezza: finirà le riserve di idrogeno e per non esplodere dovrà espandersi diventando una gigante rossa, che ingoierà incendiandole Mercurio e Venere e lambirà l'orbita della terra che diventerà arida e invivibile, le temperature saranno torride, si morirà subito. Insomma, una bella infornata. Del sole, non più in grado di produrre energia, resterà solo un nocciolino centrale, la nana bianca, sarà un cadavere di stella e ci metterà miliardi di anni per raffreddarsi. L'altra minaccia riguarda la caduta di grossi asteroidi ».
Gli abitanti della terra potrebbero salvarsi?
«Sì, ma solo se tra 5 miliardi di anni sarà stato colonizzato il sistema solare: perché vorrebbe dire che la gente è scappata via dopo che un altro pianeta è stato resto abitabile».
E gli altri scenari?
«L'altra minaccia riguarda la caduta di grossi asteroidi che, però, oltre ad essere poco probabile (l'ultima è avvenuta 65 milioni di anni fa e ha portato all'estinzione dei dinosauri) non porta alla distruzione del mondo, ma solo della vita. La caduta di asteroidi solleverebbe una nuvola di terra tale da oscurare il sole per anni, ma oggi sono tutti tenuti sotto osservazione e potremmo sviarli prima che ci colpiscano».
Secondo Massimo Della Valle invece, direttore dell'Osservatorio di Capodimonte dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), «la possibilità che un grosso asteroide ci colpisca non è così remota, anzi è prevista per ogni 100 milioni di anni, molto prima della fine del sole. Quando osserviamo Mercurio, la Luna, Marte, vediamo una superficie costellata da crateri d'impatto. Crateri così ci sono anche sulla terra e sono più di 100, solo che da noi c'è l'atmosfera ed eventi climatici che ne cancellano le tracce». Il professore spiega anche come siano già stati catalogati 20mila oggetti del diametro di 500 metri e 100mila del diametro di 100 metri che fluttuano nello spazio. «Un masso di quelle dimensioni - aggiunge Della Valle - non distruggerebbe il pianeta, ma raderebbe al suolo città delle dimensioni di Roma o Parigi».
Suggestive ma poco realistiche per gli scienziati, e su questo Hack e Della Valle concordano, l'ipotesi che una supernova esploda nel sistema solare con ripercussioni sull'atmosfera oppure che la terra venga inghiottita da un buco nero. In ogni caso, per Della Valle «il destino dell'universo prevede un finale al quale non sarà possibile sfuggire: il Big Crunch, cioè il collasso della materia».
Professoressa Hack, perché le profezie sulla fine del mondo attirano così tanto l'attenzione della gente?
«Ignoranza e superstizione. Sennò gli astrologi non farebbero tanta fortuna».
Fonte -Messaggero

Annamaria... a dopo?????????

1 commento: