mercoledì 27 febbraio 2013

ELEZIONI 2013: Le reazioni della stampa estera








Il day after è amaro per la stampa internazionale. Dalle pagine dei quotidiani stranieri emerge molta preoccupazione.


Una panoramica delle reazioni sulla stampa americana, francese e spagnola per i voti di domenica e lunedi che ha consegnato un Italia, come tutti sappiamo, "ingovernabile".



Ed è proprio questo il titolo pubblicato in prima pagina dal quotidiano Liberation  L'articolo è accompagnato da una fotografia che ritrae Pierluigi Bersani accanto a Matteo Renzi. "La coalizione di Pier Luigi Bersani ottiene la maggioranza alla Camera dei deputati, ma è stata maltrattata in Senato. La formazione di un governo sembra complessa", aggiunge il giornale francese. Ancora più esplicito il titolo scelto per l'edizione cartacea. "Frattura all'italiana". "Con una sinistra vittoriosa di misura alla Camera e senza maggioranza chiara al Senato, l'Italia si ritrova ancora una volta fragile e ingovernabile", si spiega nella prima pagina.



"Italia: minaccia di un blocco politico dopo le elezioni", è invece il titolo scelto dal quotidiano Le Figaro. "Gli italiani hanno espresso il loro malcontento nei confronti dei partiti tradizionali e dell'Europa, senza una chiara maggioranza", si argomenta, mentre in un altro articolo si aggiunge: "il ritorno di Berlusconi fa crollare i mercati". E, dopo le elezioni in Italia, "le aziende francesi sono preoccupate". "Senza maggioranza chiara, l'Italia è nell'impasse", titola invece il quotidiano Le Monde nell'apertura della sua edizione online. Mentre Beppe Grillo, indicato come "il grande vincitore", ribadisce il suo impegno: "Manterremo tutte le promesse".

Il rifiuto dell'austerity, il ritorno di Berlusconi, l'ingovernabilità del paese. Sono questi i tre punti chiave su cui si sofferma oggi la stampa americana, nella sua analisi del voto in Italia: "si va verso un'assoluta e caotica incertezza".

Il Wall Street Journal, nella sua edizione online, titola: "Le caotiche elezioni italiane scuotono i mercati mondiali". "La coalizione di sinistra italiana ha ottenuto un'esile vittoria, sul filo del rasoio, sul blocco di centro-destra di Berlusconi mentre gli elettori hanno sonoramente bocciato le misure di austerità", commenta il quotidiano finanziario.

"Berlusconi rianima la (sua) carriera politica nelle caotiche elezioni italiane", è il titolo del Washington Post, che dedica al voto in Italia un articolo pubblicato sulle pagine internazionali. Da parte sua, il New York Times punta l'attenzione sul rifiuto italiano della politica di rigore. "Il voto spaccato invia un chiaro messaggio in Italia: No all'austerity", è il titolo scelto dal quotidiano, che sottolinea come secondo gli analisti "lo scenario migliore dovrebbe essere quello di un debole governo di coalizione".

Il Los Angeles Times punta invece sul fuoco di sbarramento opposto all'establishment politico, che ha trovato affermazione nel successo ottenuto dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. "Il voto in Italia segna uno sbarramento per l'establishment politico".

La Cnn, con una breaking news nella sua home page, assegna la vittoria al centrosinistra di Pierluigi Bersani. "Il centrosinistra di Bersani vince le elezioni italiane per un soffio", è il titolo. Ma il network americano sottolinea anche come "le elezoni dall'esito incerto scuotono i mercati", e si interroga: "Ci sarà il primo parlamento 'impiccato' in Italia?" L'unica "cosa certa", si aggiunge in un editoriale, è che il paese è diretto verso una "fase si assoluta e caotica incertezza".

- Una minaccia per l'euro. L'esito delle elezioni italiane è stato caratterizzato dall'incertezza, ma la stampa britannica ha pochi dubbi nell'interpretazione del risultato delle urne, che rischia di addensare nuove nubi sul futuro e sulla stabilità dell'eurozona.

"Le elezioni italiane scatenano nuovi timori per l'euro", titola il Guardian, uno dei due grandi quotidiani d'oltremanica a parlare in prima pagina delle elezioni in Italia.
Linea di pensiero condivisa dal Financial Times. "La suspense in Italia porta all'instabilità", è l'apertura del quotidiano economico.

Un dato del voto di domenica è stato indubbiamente la rimonta del presidente del Consiglio uscente Silvio Berlusconi e del Pdl, che molti nei primi sondaggi davano piuttosto indietro nelle preferenze rispetto al centro-sinistra: un altro dato che rischia, secondo i media d'oltremanica, di "destabilizzare" i mercati. "Investitori spaventati, mentre il risultato alle urne di Berlusconi infrange le speranze di un governo stabile", scrive l'Independent, che aggiunge: "Berlusconi in realtà ha parlato con un po di buon senso, ma terrorizza i mercati".
L'altro vincitore, forse il vero vincitore, è Beppe Grillo ed è sul leader del Movimento Cinque Stelle, ribattezzato 'joker', su cui si sofferma l'autorevole Times. "Timori per l'eurozona, mentre gli italiani sostengono il joker Grillo", scrive il quotidiano, che definisce Grillo comico 'anti-corruzione'.
Dà una lettura economica all'esito delle urne anche il Telegraph, che osserva come "la crisi del debito europeo incombe di nuovo visto che gli italiani sfidano le richieste di austerity dell'Ue". Il giornale parla di strategia sulla crisi del debito "nel caos" da ieri sera dopo che i partiti italiani che avversano il rigore sembrano sul punto di conquistare la maggioranza nel parlamento, complicando notevolmente gli sforzi per formare un governo in grado di realizzare le riforme imposte dall'Ue". Secondo la Bbc quello italiano è stato "un voto di protesta".
La tv pubblica britannica parla di "Italy deadlock", sostanzialmente stallo italiano, con il centro-sinistra che si aggiudica di un soffio la Camera ma con il partito dell'ex presidente Berlusconi che definisce il "too close to call", come avviene negli Stati Uniti: scarto troppo ridotto per proclamare un vincitore.


Un'Italia "ingovernabile". Non hanno espresso una maggioranza le elezioni italiane, osservano i quotidiani spagnoli oggi in edicola, che indicano negli ottimi e forse insperati risultati elettorali del Pdl di Silvio Berlusconi e del Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo i principali fattori dell'incertezza scaturita dalle urne. Che apre, inoltre, seri dubbi per gli scenari del futuro.

"Berlusconi e l'antipolitica di Grillo portano l'Italia all'ingovernabilità", scrive El Pais, che dedica al voto italiano l'apertura del quotidiano. "Il centrosinistra di Bersani domina la Camera (in realtà ha avuto una maggioranza di 124mila voti)", aggiunge il giornale, "Il Cavaliere resta a breve distanza, mentre Monti si indebolisce".

"Italia bloccata dai buoni risultati di Berlusconi e Grillo", è il titolo del quotidiano 'El Mundo' nell'edizione cartacea, in taglio basso. "Bersani vince alla Camera", prosegue il giornale, "ma lo stallo al Senato rende ingovernabile l'Italia".

"Il voto anti europeo fa temere un'Italia ingovernabile", concorda La Vanguardia, quotidiano catalano, "Il centrosinistra vince per numero di deputati, Berlusconi rinasca e Monti può rappresentare la chiave al Senato. Il risultato del comico Beppe Grillo (25,4%) conferma il sentimento populista e i mercati reagiscono allarmati

'Nonostante le preoccupazioni dei mercati, le elezioni italiane hanno prodotto il peggior esito possibile: un inconcludente risultato dal quale e' duro intravedere un qualsiasi governo stabile': cosi' in un'analisi sul voto pubblicata sul sito on line il Wall Street Journal commenta i dati elettorali provenienti da Roma.
'Una forza inaspettata dell'ex premier Silvio Berlusconi e il movimento anticonformista dell'ex comico Beppe Grillo - scrive il Wsj - hanno schiantato le speranze degli investitori per una coalizione tra il partito di centrosinistra guidato da Pierluigi Bersani e l'attuale premier Mario Monti per portare avanti l'agenda delle riforme'.
Anche il Financial Times apre il suo sito con le elezioni italiane dando quasi per scontato un ritorno alle urne, vista 'la piccola speranza che si possa formare qualunque tipo di maggioranza'.


Ed ecco anche i risultati del voto

 (simbolico) degli studenti

 Erasmus.



Un voto simbolico e senza alcun valore nella contesa elettorale.  Importante però per capire le intenzioni di voto del resto degli italiani:
– La coalizione Pd-Sel-Cd ottiene il 40,4% dei voti alla Camera (con schede bianche: 42,4%); segue il Movimento 5 Stelle: 25,5%. Seguono la lista Monti-Fli-Udc (11,4%), Rivoluzione Civile Ingroia (11,2%), Fare per fermare il declino (2,9%), la coalizione Mir-Fdi-Pensionati-Pdl-Lega Nord-La Destra (2,8%). Una minoranza ha votato Casapound (0,3%), Forza Nuova (0,2%), il Partito Comunista dei Lavoratori (0,2%). Nullo il 3,3% delle schede. I risultati per il Senato vedono sempre in testa la coalizione di centrosinistra con Pd-Sel-Cd (41,0%), il Movimento 5 Stelle (33,4%): seguono Rivoluzione Civile (9,0%), la coalizione Monti-Fli-Udc (6,7%), la coalizione Mir-Fdi-Pensionati-Pdl-Lega Nord-La Destra (2,6%), Fare per fermare il declino (1,7%), il Partito Comunista dei Lavoratori (0,9%), Forza Nuova (0,6%), Casapound (0,3%).


La Rete degli Studenti ha reso noto che le polemiche e la mancata possibilità di esprimere il proprio voto, non hanno fermato gli studenti Erasmus che hanno voluto comunque far sentire la propria voce ed esprimere la propria preferenza elettorale.Hanno votato 1.247 Italiani in 24 città europee e non “a cui non era stato garantito l'esercizio del diritto”. Un voto simbolico, come detto, senza alcun valore ufficiale, eppure utilissimo per capire almeno in parte quelle che sono le intenzioni di voto degli italiani . “Con il voto simbolico nelle piazze europee abbiamo protestato contro l'esclusione degli studenti Erasmus e speriamo di mandare un messaggio chiaro: non ci siamo arresi – ha spiegato Marco Nobili della rete di studenti. Purtroppo non tutti hanno avuto la possibilità di tornare e affrontare le spese del viaggio. L'unica soluzione è essere iscritti all'Aire, l'anagrafe italiani residenti all'estero, ma può aderire solo chi vive all'estero da più di 12 mesi. E la stragrande maggioranza dei progetti di studio va dai 3 ai 9 mesi”

Annamaria... a dopo



1 commento:

  1. Lasciamo da parte le valutazioni "pelose" della stampa internazionale, fatta dai centri di potere consueti, e interessiamoci di più alle valutazioni degli studenti, molto acute e riflessive. Non sono le alchimie di legge, i premi e altro che possono salvare l'Italia. Non sono l'euro e i sistemi capitalistici di altri tempi. Bisogna cambiare sistema e dispiace che si parli ancora di vecchi schemi. Dai problemi attuali e futuri del mondo si esce con una profonda rivoluzione, altro che con i pannicelli caldi. Soeriamo che il gioggio del colle non ci propini altre stupidaggini.

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