domenica 17 febbraio 2013

HO VISTO UN FILM . . .


Venuto al mondo
                                                                                                                         
Regia:Sergio Castellitto
Genere:Drammatico
Interpreti: Penelope Cruz, Emile Hirsch, Pietro Castellitto, Mira Furlan, Adnan Haskovic          
Soggetto:dal romanzo di Margaret Mazzantini
Sceneggiatura:Margaret Mazzantini e Sergio Castellitto
Paese:Italia, Spagna, Croazia 2012
Produzione:Medusa Film, Picomedia, Alien Produzioni, Telecinco Cinema, Mod
Producciones, Ziva Produkcija 
Distribuzione:Medusa Film
Durata:127 minuti circa

Le vicende di Gemma e di suo figlio Pietro, del fotografo Diego e del poeta bosniaco Gojko, si intrecciano sullo sfondo della Sarajevo di oggi e quella della guerra dei Balcani. Un amore appassionato e la disperata ricerca di un figlio si alternano alla spensieratezza di una gioventù piena di ideali e agli orrori di una guerra che ha lacerato molte vite, tra cui quelle dei protagonisti stessi . . .

                   Piace . . . non piace . . .
                             
                                            
Ho visto altri film tratti da romanzi di M. Mazzantini, e anche stavolta sarei pronta a rivederlo. E’ difficile restare indifferenti alla prosa della scrittrice, lasciandosi trascinare e travolgere dal suo gusto forte e dalle emozioni suscitate dalle trasposizioni cinematografiche firmate dal consorte, S. Castellitto. Si tratta di una straziante storia d’amore e di uno struggente desiderio di maternità, sullo sfondo della tragedia di Sarajevo. L’impianto è melodrammatico, gli interpreti si calano con calore nei personaggi, risultando talvolta esageratamente esaltati. Penelope Cruz, in un personaggio sensibile e mutevole, emana sempre un gran fascino; regge bene il confronto il giovane Pietro Castellitto, figlio d’arte, nei panni di Pietro, trascinato dalla madre a Serajevo, con il rimpianto, da ragazzetto cresciuto nella bambagia, di aver dovuto rinunciare alla vacanza con gli amici in Sardegna. Castellitto riserva per sé una piccola ma efficace parte del carabiniere, solido rifugio per una donna ed un bambino incontrati nella tragedia. Non è un film “perfetto”, così come capita quando si affronta la sceneggiatura di un romanzo; si avvertono note eccessivamente “strillate”, pur riconoscendo l’impegno produttivo e la regia eccellente.




Buona visione, ma anche

 buon ascolto, da . . . Maria !

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