lunedì 27 maggio 2013

FABIANA LUZZI - ENNESIMO FEMMINICIDIO




Per chiedere alle istituzioni di discutere, agire e quindi prendere nettamente posizione nell’azione di contrasto del fenomeno, è nato Ferite a morte, progetto teatrale scritto da Serena Dandini, a cui per la parte inerente i testi e le ricerche ha collaborato Maura Misiti, ricercatrice del CNR. Un’iniziativa, questa, che sta girando l’Italia, e che vuole, raccogliere più adesioni possibile alla Convenzione No More! e sensibilizzare sul ruolo prezioso dei Centri antiviolenza, spesso costretti a fare i conti con la cronica insufficienza di risorse.
Quando si parla di violenza sulle donne, “ogni riferimento a fatti e persone realmente esistenti non è affatto casuale.”, come si legge nel manifesto di Ferite a morte. Il fenomeno uccide le donne, ma annienta per entrambi la possibilità di rapporti sani, costruttivi, appaganti. A morire siamo noi, ma a perdere sono tutti.
Tutti siamo coinvolti, tutti responsabili. Per questo, per combattere il fenomeno è necessario l’impegno di tutti. Istituzioni, privati, donne e uomini, noi ed i nostri compagni. Perché mai più l’abuso della parola amore nasconda in sé la morte fisica o morale di una donna.


Ennesimo femminicidio, ennesima violenza sulle donne. Ennesima vita spezzata .Fabiana Luzzi anche se aveva solo 15 anni era una donna e ancora una volta un "uomo" ha deciso della sua vita. ENNESIMA prepotenza e supremazia maschile.

Questa la sconvolgente rivelazione fatta agli inquirenti nella notte scorsa dall'assassino :

"Era ancora viva quando le ho

 dato fuoco".




Leggo sul web  “Fabiana adesso sei un angelo, riposa in pace“”. No! Fabiana non avrebbe dovuto ancora riposare e tanto meno essere un angelo.  Aveva ancora una vita davanti per amare, soffrire e lottare.  

Invece , questa sfortunata ragazzina, è stata accoltellata e abbandonata in campagna . Il suo carnefice è tornato dopo due ore, quando era ancora viva  e  l’ha cosparsa di benzina dandole  fuoco. Qual'è la sua colpa, a soli 15 anni? Quale poteva essere invece il sentimento di questo assassino che l’ha accoltellata e  DUE ORE dopo  le ha dato fuoco.  Amore ? gelosia?....
La violenza non potrà mai trovare una giustificazione. Noi non apparteniamo a nessuno se non a noi stessi e non c’è gelosia, dissapore, litigio che possa MAI giustificare azioni così spregevoli , meschine e violente come uccidere un altro essere umano. Solo  debolezza e  cattiveria possono far compiere azioni di questa portata. Ma chi le compie non può certo venire considerato UOMO. Chi compie omicidi e così violenti è solo un essere insicuro, insignificante che ha un unico modo per dimostrare la sua forza: UCCIDERE. Speriamo che paghi con il massimo della pena.

-FIELE DI DONNA - l’amore negato

Rabbia e paura 
Dietro quella porta chiusa 
Rimbombante dei colpi 
Dell’orco infuriato 
Rabbia e paura 
Con il gomito alzato a difesa 
Sperando che faccia un po’ male al pugno 
Che colpisce alla cieca 
Rabbia e paura 
Mentre lo sguardo furtivo 
Scruta il viso, i passi, le mani 
Di chi entra da padrone 
Nella tua vita 
Rabbia e dolore 
Per la felicità negata 
Per la vita sprecata 
Dietro sbarre invisibili 
O dietro una serratura chiusa 
Rabbia e vergogna 
Per mani e braccia 
Che ti prendono senza dare 
Per occhi che ti divorano 
E che non sanno più vedere 
Per piedi che ti calpestano l’anima 
Per quel tuo corpo dolente 
Che non sente più niente. 

Luisa Pecce, 2012

Annamaria... a dopo



1 commento:

  1. Bataaaaaaaaa! Tutti facciamo qualcosa di serio senza nasconderci. Tuttiiiiiiiiiii!

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