sabato 11 maggio 2013

FESTA DELLA MAMMA







“Stanotte ho saputo che c’eri: una goccia di vita scappata dal nulla. Me ne stavo con gli occhi spalancati nel buio e d’un tratto, in quel buio, s’è acceso un lampo di certezza: sì, c’eri. Esistevi. Mi si è fermato il cuore”.

“Essere mamma non è un mestiere.
Non è nemmeno un dovere.
E’ solo un diritto fra tanti diritti.”
Oriana Fallaci





La festa della mamma è una ricorrenza civile diffusa in tutto il mondo. Celebrata in onore della figura di madre, della maternità e dell'influenza sociale delle madri. 


In Italia viene festeggiata la seconda domenica di maggio.
Non esiste un unico giorno dell'anno in grado di accomunare tutti gli stati in cui l'evento è festeggiato.Ecco di seguito un breve cenno storico sull'origine della festa.


 La Festa della mamma  nacque negli Stati Uniti e fu ufficializzata nel 1914 dal presidente americano Woodrow Wilson, con la delibera del Congresso di festeggiarla la seconda domenica di maggio. Ma fu molto prima e precisamente nel maggio del 1870 che Julia Ward Howe, attivista pacifista e abolizionista, propose di fatto l'istituzione del Mother's Day for Peace (Giornata della madre per la pace), come momento di riflessione contro la guerra, ma non fu ,di fatto, un successo.Piu' avanti, nel 1908 ,fu Anna Jarvis 


a riattivarla in onore di sua madre, una attivista a favore della pace, celebrando la festa moderna Mother's Day (Giornata della madre)La celebrazione di Jarvis diventò molto popolare e fu ufficializzata nel 1914 dal presidente Woodrow Wilson.


In Italia è stata introdotta negli anni cinquanta da Raul Zaccari, senatore e sindaco di Bordighera (la cui idea maturò insieme a Giacomo Pallanca, presidente dell'Ente Fiera del Fiore e della Pianta Ornamentale di Bordighera-Vallecrosia), su iniziativa del quale venne celebrata a Bordighera la seconda domenica di maggio del 1956 (al Teatro Zeni e successivamente al Palazzo del Parco), e da don Otello Migliosi in Umbria, a Tordibetto di Assisi, nel 1957.[1] Da allora, ogni anno, la parrocchia di Tordibetto celebra ufficialmente la Festa con importanti manifestazioni a carattere religioso e culturale. Il 18 dicembre 1958 Raul Zaccari - insieme ai senatori Bellisario, Baldini, Restagno, Piasenti, Benedetti e Zannini - presentò al Senato della Repubblica un disegno di legge tendente ad ottenere l'istituzione della festa della mamma. 
Con l'andare del tempo questa festività , purtroppo,si è evoluta in una festa commerciale.




Di seguito vi riporto un prospetto con le date di alcune Nazioni in cui è festeggiata.


 Seconda domenica di febbraio: Norvegia

8 marzo: Bulgaria, Romania, Serbia, Slovenia.
quarta domenica di quaresima: Irlanda, Regno Unito.

21 marzo (primo giorno di primavera): Egitto, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Kuwait, Libano, Siria.


prima domenica di maggio: Lituania, Portogallo, Spagna, Ungheria.

8 maggio: Corea del Sud.



10 maggio: India, Messico, Pakistan.
seconda domenica di maggio: Italia, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Cina, Colombia, Cuba, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, Hong Kong, Giappone, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Perù, Filippine, Singapore, Sudafrica, Svizzera, Turchia, Stati Uniti, Venezuela.

26 maggio: Polonia.

ultima domenica di maggio: Francia, Haiti, Repubblica Dominicana, Svezia.

12 agosto: Thailandia.
ultima domenica di novembre: Russia.

22 dicembre: Indonesia.






E da una recente statistica sembra proprio che Finlandia e Svezia sono i paesi ideali per le mamme e l'Italia al 17esimo posto
Le condizioni peggiori si ritrovano nell'Africa sub-sahariana, regione di cui una donna su 30 continua a morire per cause legate a gravidanza


A rivelarlo è il 14esimo "Rapporto di Save the Children" sullo Stato delle madri nel mondo, che colloca al primo posto Finlandia, Svezia e Norvegia in una classifica in cui l'Italia appare al 17esimo posto. L'analisi, realizzata in occasione della Festa della mamma e compiuta su 176 Paesi, si basa su cinque fattori: salute materna e rischio di morte per parto, benessere dei bambini e tasso di mortalita' entro i 5 anni, grado di istruzione, condizioni economiche e Pil procapite, infine partecipazione politica delle donne al governo.
Le condizioni peggiori per mamme e figli si ritrovano nell'Africa sub-sahariana, regione di cui fanno parte gli ultimi dieci Paesi della classifica, e dove in media una donna su 30 continua a morire per cause legate a gravidanza o parto cosi' come un milione di neonati non sopravvive alle prime 24 ore. L'Italia, al 17esimo posto, registra livelli alti sia per quanto riguarda il tasso di mortalita' femminile per cause legate a gravidanze e parto (1 ogni 20.300) che quello di mortalita' infantile (3,7 ogni 1000 nati vivi), attestandosi in alto anche nell'ambito dell'istruzione, pari a 16 anni di formazione scolastica. Numeri che tuttavia non nascondono la scarsa percentuale media di partecipazione politica delle donne italiane (20,6%) che, nonostante l'incremento registrato nelle ultime elezioni, posizionano il Bel Paese distante anche da Paesi quali Angola (38%), Afghanistan (27%) e Mozambico (39%).
Salta all'occhio nel rapporto il 30esimo posto occupato nella classifica generale dagli Usa per lo stato di benessere delle mamme e dei loro figli: tra i paesi industrializzati, gli Stati Uniti addirittura guidano la triste classifica per mortalita' dei neonati, con piu' di 11.000 bambini americani che ogni anno non sopravvivono al loro primo giorno di vita. Sebbene dal 1990 il tasso di mortalita' dei bambini entro i 5 anni di vita e la mortalita' delle mamme siano calati rispettivamente del 40% e 50%- Ogni giorno nel mondo 800 donne muoiono ancora per cause legate alla gravidanza o al parto, mentre sono quasi 7 milioni i bambini che muoiono prima di compiere 5 anni, di cui 3 milioni non superano il mese di vita. E tutto questo avviene per cause che si possono prevenire e curare, come infezioni, prematurita', complicazioni da parto. La quasi totalita' delle morti di neonati e delle loro mamme (rispettivamente il 98 e il 99%) si verifica nei Paesi in via di sviluppo, dove e' fatale la mancanza di servizi sanitari di base e di assistenza prima, durante e dopo il parto.
"Alla base del problema c'e' la persistente differenza tra la salute nei Paesi piu' ricchi e in quelli piu' poveri", ha commentato Valerio Neri, direttore generale di Save the Children. "E' evidente - continua - che dove le madri sono piu' forti dal punto di vista fisico, finanziario e sociale, i figli hanno piu' probabilita' di sopravvivenza". Alla vigilia della Festa della Mamma, Save the Children ha lanciato un appello, con Paola Cortellesi come testimonial, affinche' questa diventi un'occasione per sostenere gli interventi a favore della salute materno-infantile dell'organizzazione nei paesi maggiormente in difficolta'.

(Affaritaliani.it)


Annamaria... a dopo

2 commenti:

  1. Grazie di tutto, Mamma. Senza di te, niente mondo, e non solo perché non saremmo nati.

    RispondiElimina
  2. Scusa mamma per quello che ho fatto e detto facendoti soffrire, ma soprattutto per quello che non ho detto e fatto per renderti la mamma più felice del mondo ♥ Maria.sa

    RispondiElimina