martedì 20 agosto 2013

SARA TOMMASI : SE CONTINUA COSI' NON NE ESCE VIVA



Sara Tommasi
Sono rimasta sconcertata dalla fine di questa ragazza, ormai donna,  che aveva tutto e che la droga sta distruggendo.

Stavo navigando nel web, quando mi sono imbattuta nel suo nuovo video.  
Seguo pochissimo la televisione, mi documento molto da internet, scelgo io le notizie  e pertanto leggo quello che mi interessa e il gossip lo" sfoglio" rapidamente.
Ma questo articolo non è gossip, non è frivolo.  E' disperato e struggente!
Perchè emerge, in un contesto non degradato ma lussurioso ,il mal di vivere dell'anima di una ragazza ,ormai donna, che  alla fine la vita non ha risparmiato neanche lei.

Leggo che "La psicologa Giovanna Mazzitelli ha visitato la Tommasi il 26 giugno scorso. Dice: Sara non è bipolare, è una persona che purtroppo fa uso di stupefacenti. Ora è in uno stadio molto critico, ieri mi ha chiamato alle tre di notte per chiedermi aiuto. Scappa dalla sua famiglia, perché ha paura che la ricoveri con la forza: sa cosè un Tso (Trattamento sanitario obbligatorio, ndr) e lei non vuole fare quella fine. Bisogna aiutarla, e in fretta: se continua così, non ne esce viva".

Comunque sia, provo pena per lei,come per tutte quelle persone che attraversano il calvario dell'anima.
A loro,più che mai,sono vicina con il cuore.
Sempre che si parli di depressione(o di altre malattie psichiche) dai pensieri e sentimenti INVOLONTARI.

Questo è l'accorato appello di S. Lucarelli :"-Questa ragazza non va derisa o compatita, ma va aiutata. Santa, probabilmente, non e’ mai stata, in passato avra’ forse scelto coscientemente di prendere qualche scorciatoia e di inquinarsi l’anima per qualche ambizione cretina, oggi non sceglie un bel niente. E’ un burattino i cui fili sono mossi a turno dalla sua drammatica alienazione e dai cinici approfittatori che vanno a beccare come avvoltoi sulla carcassa di una ragazza fragile. E non si puo’ far finta di non sapere e di non vedere –" 

Chiunque continui a trattare Sara Tommasi (come fa questo A. Dipre') come materiale da Bagaglino, fa' ,a sua volta, pornografia sulla pelle di questa ragazza, una pornografia ancora piu’ squallida di quella da scantinato. Quella di chi scarnifica una ragazza gia’ nuda da tempo e che chiama vizio o «trash» cio’ che e’ solo un disperato bisogno di aiuto”.


Andrea Dipre'

Nel  video di Andrea Dipré, Sara Tommasi si mostra nuda e disinibita di fronte alle telecamere come mai aveva osato prima d’ora. Ad esclusione, è ovvio, dei suoi film porno. in questo video Sara Tommasi è tutto fuorché padrona di se stessa. Lo sguardo perso nel vuoto, la voce sussurata, l’evidente incapacità di rispondere per filo e per segno alle domande ne fanno un manichino alla portata di tutti gli amanti del genere porno.  Sara Tommasi, un tempo tra i volti più belli del panorama televisivo italiano, è diventata oggi il centro del piacere, delle ossessioni, delle turbe mentali e delle cattiverie gratuite di migliaia di persone.


 Il suo corpo è diventato, nel tempo, un mezzo d’espressione e di sfogo delle megalomanie di quanti le stanno attorno. Sara Tommasi ha perso, dopo i primi film porno, la sua identità di donna libera per diventare un oggetto sessuale alla portata di un click. 

-“Lo sai cosa deve fare Sara Tommasi? Trovarsi un lavoro, smetterla di infilarsi gli acidi sotto la lingua e spogliarsi appena vede una telecamera”. 
-“Che voltastomaco: si vede che sta fatta, e se va avanti così farà una brutta fine”;
-“non si sa chi dei due si dovrebbe vergognare di più! Siete 2 stronzi Vergogna non solo del web”.
-“Mamma mia sopprimetela, è ridotta malissimo”...

 i commenti su Youtube al video si sovrappongono gli uni agli altri, senza che nessuno abbia il coraggio, la volontà o la forza di prendere la parola a difesa di Sara Tommasi. Andrea Dipré e i suoi ammiratori incassano il successo del video di Sara Tommasi e la popolarità generata di riflesso dalle polemiche su di esso. La  Tommasi ha fatto di nuovo parlare di sé, ma non sembra più in grado di comunicare con nessuno.

Secondo me quest'uomo merita la galera  perchè approfitta dell'inconsapevolezza di una ragazza che dovrebbe farsi curare. 




Mi ero gia' occupata di Sara Tommasi il 10-02-2011. 






 Una ragazza( laureata alla Bocconi) che arrivata alla notorietà, grazie all'isola dei famosi, pensavo fosse sparita nel nulla e invece....
 Piange al telefono con la madre, scrive sms minacciosi direttamente al presidente del Consiglio, finisce in una clinica per curarsi. “Non è la vita che sognavo, se la vita da star è fatta di questo, lo capisco e rinuncio”. Prima la droga, i festini, le marchette, i rapporti diretti con il clan di Lele Mora e Fabrizio Corona, ma soprattutto con Silvio Berlusconi e suo fratello Paolo. Poi la disperazione e il crollo. La storia di Sara Tommasi che emerge dalle intercettazioni raccolte nell’inchiesta di Napoli è quella di una ragazza distrutta, prima dalle sue ambizioni, poi dal giro di Lele Mora e del premier. Oggi l’abitazione milanese di Sara Tommasi è stata perquisita dagli investigatori, che hanno sequestrato un personal computer.
Sono tante le conversazioni e gli sms in cui si coglie chiaramente una volontà di ribellione della ragazza a un sistema che ormai l’ha imprigionata. E la paura di restare coinvolta nello scandalo che sta montando. Al punto da arrivare a scrivere, il 15 gennaio 2011, giorno in cui esplode lo scandalo delle prostitute e dell’harem dell’Olgettina, un sms inequivocabile al premier Berlusconi: “Spero che crepi con le tue troie”. Già il 10 gennaio, sempre rivolgendosi a B, scriveva: “Silvio vergognati, mi hai fatta ammalare. Paga i conti dello psicologo”. Lo stesso giorno Sara Tommasi riceve la chiamata della segretaria della clinica “Delle betulle” di Appiano Gentile: “Sara, grazie alla raccomandazione di Berlusconi Paolo, è convocata presso la clinica “Delle Betulle” ad Appiano Gentile, per essere visitata .
Poi ci sono le carte della procura di Napoli. Il principale interlocutore di Sara era, appunto, Vincenzo Seiello, detto “Bartolo”, presunto organizzatore dei festini a pagamento ai quali partecipa anche la soubrette. “Ciao Sara per una serata tipo cena con un imprenditore la vuoi fare? 1500 euro? E mi fai sapere”, le scrive in un sms. La figura di Silvio Berlusconi emerge proprio da una telefonata tra i due, intercettata il 9 settembre 2010. La Tommasi dice di non poter partecipare a una serata con Bartolo perché “devo vedere una persona che non vedo da un sacco di tempo, che mi ha chiamato adesso”. Scrivono i magistrati di Napoli: “I fatti avrebbero insinuato che quella persona andava identificata nel presidente del Consiglio Berlusconi, perché subito dopo la sua scorta peronale fu notata da Seiello Vincenzo e Amirante Giosué, mentre indugiavano sotto casa della donna con l’intenzione di parlarle per convincerla a mantenere l’impegno”. Ecco le parole di Bartolo, che si dice sorpreso da ciò che ha visto: “Le guardie del corpo di Berlusconi! Se la sono venuta a prendere a questa e se la sono portata…guarda, è una cosa incredibile”. Circostanza, quella della scorta del premier a disposizione della Tommasi, smentita ieri da Palazzo Chigi: “E’ assurdo e diffamatorio”.Mahhh...
Ma è proprio nella fase della “ribellione” di Sara Tommasi che emergono meglio i legami e i collegamenti con il premier e con il giro di Lele Mora. Tutto inizia il 18 dicembre scorso, quando, in un sms a “Bartolo”, Sara scrive: “Mi spiace non voglio più avere niente a che fare con Corona e con Lele, né con questo mondo. Addio”. E ancora: “Né te né Lele né Fabrizio (Corona) né le marchette che volevi farmi fare nel giro squallido di Marina Berlusconi che volevate farmi fare o dei festini privati”. In una telefonata tra i due, lo stesso giorno, Sara è ancora più esplicita: “Mi sono stufata di lavorare, hai capito? Se devo andare a scopare tutto il mondo come sta succedendo con gente che mi perseguita con le droghe, a destra e sinistra…”. Questa mattina Marina Berlusconi, per commentare questa intercettazione, ha attaccato i giornali: “Non è un caso che anche stavolta il rilievo di gran lunga maggiore a queste farneticazioni sia stato dato dai soliti ben precisi giornali: quelli che, quando ogni giorno sproloquiano sulla macchina del fango, in realtà stanno parlando solo di se stessi e del loro comportamento”.
Dopo aver evocato la figlia di Silvio Berlusconi ,Marina, nel litigio con Bartolo la Tommasi tira in ballo anche il fratello di B. Paolo: “Ora scusate ma andatevente a fanculo Co e company dei miei stivali e ditelo anche a Paolo Berlusconi”.
A gennaio i comportamenti di Sara Tommasi diventano schizofrenici. Con Ermanno Dionisio, che dice di “volerla tutta per lui”, l’8 gennaio risponde: “O mi paghi a prestazione o t’inkuli! Ho già mille fidanzati. Sono diventata una troia. Ciao”. La risposta è: “Ok…markette sta bene bacio”. Ci sono poi i dialoghi e le accuse al premier il 10 gennaio, ma soprattutto il pentimento e la paura, in una telefonata disperata alla madre, intercettata il 19 gennaio, così trascritta nel fascicolo di Napoli: “Sono venuta (a Milano) per due appuntamenti, ma poi alla fine non sono serviti a un cazzo…e basta…ora sto qua a rompermi i coglioni, con la gente che mi droga a destra e sinistra. Non so più dove scappare ( sembra che stia per piangere), non so più dove scappare…guarda (ndr, poi piange)…sono perseguitata..da Berlusconi e da tutti…non so dove mettere le mani”.
Le angosce, le visite in clinica, la prostituzione che comunque, a fasi alterne, continua. La consapevolezza che la strada per il successo facile ha un prezzo altissimo. Un brusco ritorno alla vita reale. 

Annamaria... a dopo

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