domenica 3 novembre 2013

LO SCIVOLO D'ORO DEI MILITARI D'ITALIA



Il Corriere della Sera racconta nell’edizione odierna in un articolo a firma di Goffredo Buccini le disposizioni contenute in una norma sui militari italiani: Il comma stabilisce che dai 50 anni (10 prima del congedo) si vada in prepensionamento con esenzione dal  servizio conservando l’85% dello stipendio e la pensione piena. Spiega il quotidiano:
La riforma delle riforme, lanciata con lo slogan «meno generali, più tecnologia », sta tutta qui, atti del governo 32 e 33, decreti attuativi della legge 244 del 2012 voluta da Giampaolo Di Paola, allora ministro del governo Monti dopo una carriera da ammiraglio approdata sullo scranno di capo di Stato maggiore della Difesa. I provvedimenti del governo Letta recepiscono il lavoro dell’esecutivo precedente, Mario Mauro assorbe la visione del predecessore con le stellette. «Trentacinquemila uomini in meno in dodici anni» e una formula magica che prevede una sostanziosa redistribuzione dei carichi di spesa: quest’anno in un bilancio di circa 14 miliardi per la «funzione difesa» (la «funzione sicurezza» con i carabinieri è a parte) i costi del personale gravano per il 67 per cento, il 10 per cento va all’addestramento (pericolosamente scarso) e il 23 agli investimenti; il mantra di Di Paola è 50, 25 e 25. Ovvero meno uomini, armi migliori e usate meglio.



Ma, attenzione: nel dimagrimento il trucco c’è e s’intravede.
Molto resta a carico della spesa pubblica e quindi delle nostre tasche, tramite tre canali: il passaggio del personale ad altro ministero, il prepensionamento e, soprattutto, l’«esenzione dal servizio», comma sesto dell’articolo 2209, il punto più controverso nella disciplina del periodo transitorio: dai 50 anni in poi (dieci anni prima del congedo) si può entrare in un magico limbo, lo «scivolo d’oro» appunto, grazie al quale si conserva l’ottantacinque per cento dello stipendio senza lavorare più nemmeno un solo giorno, con tanto di pensione piena; non è esclusa neppure la facoltà di fare altri lavori (il reddito non si cumula). Questo bonus decennale per le forze armate in (libera) uscita verrà inserito nel codice dell’ordinamento militare a meno che Camera e Senato non si mettano di traverso in modo plateale (è solo previsto un loro parere) spingendo il governo a ripensarci. Fino a oggi il comma dorato stava attraversando zitto zitto l’ultimo guado tra Palazzo Madama e Montecitorio.

ENZO


1 commento:

  1. Caro Enzo, questo governo, come peraltro il precedente, forte del consenso che ha in Parlamento e della smaccta protezione di Gioggio del Colle, fa praticamente quel che vuole. In più, è in atto un vero e proprio terrorismo nei confronti di chi malauguratamente lo facesse cadere. "Ivi saranno pianti e stridor di denti". Purtroppo sta nascendo, anzi si sta sviluppando la mala pianta della incredulità, dell'impotenza e della noncuranza. Non ne usciamo.

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