lunedì 6 gennaio 2014

POESIE DI NATALE 5





NATALE IN VERSI DA OGNI REGIONE










Affacciate su due mari diversi nelle loro caratteristiche, lo “festeggiano” degnamente in tavola durante queste festività : il superlativo brodetto di pesce alla marchigiana con le sue 13 specie diverse di pesce. . .




il cappon magro dei liguri, con la sua storia e leggenda legata ai rematori delle antiche “galere” !







LIGURIA       




Aia de Natale


Luxe scintillanti in te vedrinn-e
tra i rumori assordanti da çittæ,
reste coloræ de lampadinn-e
e donne infreidoie impelissæ.
I maxellæ c’han da dâ in te l’euggio
pe vende i mëgio stalli preparæ
anche l’entrata addobban con l’aofeuggio
coscì fan un sacco de dinæ,
e cornamuse stan sunnando e nenie
mentre a vegetta de rostie
a çende o feugo, ma primma a leva a çenie
pe poei fâ in moddo che o fornello o tïe.
In tutte e gëxe han zà preparòu
un nïo de paggia lì tra l’äse e o beu
co-a Madonna e san Giöxeppe inzenoggiòu
aspëtando che nasce o so figgeu.



Aria di Natale

Luci scintillanti nelle vetrine
tra i rumori assordanti della città,
file colorate di lampadine
e donne infreddolite impellicciate.
I macellai che devono attirare l’attenzione
per vendere i pezzi migliori
hanno addobbato l’entrata con l’alloro
così fanno un sacco di denari,
le cornamuse stanno suonando le nenie
mentre la vecchietta delle castagne arrostite
accende il fuoco, ma prima leva la cenere
per fare in modo che il fornello tiri.
In tutte le chiese hanno già preparato
un nido di paglia lì tra l’asino e il bue
con la Madonna e san Giuseppe inginocchiato
aspettando che nasca il loro bambino.




MARCHE    


U’ Natale nòu


Truerà ‘nco’ ‘na strada
que’la stella
pe’ bucca’ dréntu ‘sta tèra
e parlà de PACE
‘nte ‘sti celi ‘nfradiàti?
Solu un occhiu de fede,
‘éde ‘na luce,
un balùgenu grannu de speranza,
un udore bònu de Natale,
un còre chiaru
che sciùcca le lagréme e calma
i piànti longhi de ‘sse criature.
Su la porta de ‘na stalla
se dée chiùde
l’abbissu del monnu
e u’ Natale nòu,
cul baluginà chiàru de cèlu
‘rierà
cume un sole che spunta
quànnu se alza la luna,
cu’ ‘na calma de pàja
e lale sopra i cìji.



Un Natale nuovo

Troverà spiragli
ancora la cometa
per scivolare sulla terra
e annunciare PACE
in questi cieli contaminati?
Soltanto occhi di fede
scorgono una luce,
un bagliore grande di speranza,
una fragranza natalizia d’amore,
un cuore chiaro
che asciughi lacrime e plachi
singhiozzi lunghi di bambini.
Sulla soglia di una stalla
si chiuda
il bàratro del mondo
ed un Natale nuovo,
dai chiari barlumi di cielo,
giunga
come un sole che sorge,
quando spunta la luna
con quiete di paglia
ed ali sulle ciglia.



Che ne dite se vi racconto una delle leggende sulle palline colorate dell’albero di Natale ?
Nei giorni seguenti alla nascita del Bambino Gesù, si trova a Betlemme un artista di strada molto povero : voleva andare a salutarlo ma non aveva nemmeno un dono da portargli.                                                                                   
Dopo qualche esitazione decise di recarsi alla grotta per andarlo a trovare. Gli venne in mente un'idea: fece quello che gli riusciva meglio, il giocoliere e fece ridere il piccolo Bambino.                                                                          
Da quel giorno, per ricordarci delle risate di Gesù Bambino, si appendono delle palline colorate all'albero di Natale.





Buona Epifania a tutti da . . . Maria !






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