martedì 21 ottobre 2014

"TI AMO DA MORIRE", CAMPAGNA NAZIONALE CONTRO IL FEMMINICIDIO



MILANO - E' cronaca di ieri quella di Gianluca e Sonia, entrambi quarantaduenni.
Era una storia iniziata da appena 3 mesi e già segnata dalla violenza. «Lui aveva già tentato di strangolarla ad agosto, l'aveva picchiata fino a romperle un timpano, lei era una donna fragile...e lui era geloso in modo ossessivo..», ha raccontato piangendo Michelangelo Trimboli, il padre di Sonia. Uccisa due giorni fa  dal compagno. Dopo la violenza di agosto lei lo aveva denunciato, ma avevano continuato a frequentarsi. Ieri notte quando gli agenti hanno avvicinato Gerardo Maggioncalda, lui si è girato di scatto e ha chiesto: «come sta Sonia?» ma la fidanzata era già morta da ore nell' appartamento, in centro a Milano  da cui i vicini  ,spesso, sentivano le loro urla.


SONIA TRIMBOLI



”Invece di una donna che ama qualcun altro tanto da soffrirne, voglio essere una donna che ama abbastanza se stessa da non voler più soffrire.”Robin Norwood, Donne che amano troppo


C’è un momento che devi decidere: o sei la principessa che aspetta di essere salvata o sei la guerriera che si salva da sé…”Marilyn Monroe



Questo progetto nasce nell'estate del 2013, in un momento in cui la cronaca pone in luce i sempre più frequenti casi di FEMMINICIDIO e il legislatore comincia ad occuparsene in modo più intenso.
Tutte le belle storie che si rispettino hanno un inizio e una fine, questa, però, ha una marcia in più, infatti, ha un INIZIO e UN FINE; come quasi sempre accade, due menti s'incontrano e scoprono una comunione d'intenti, un sentire sincrono che le porta all'inevitabile domanda: "Cosa possiamo fare?".
Il decidere che qualcosa si può sempre fare perché tacere equivale a subire, porta i due, Pasqualino e Serenella a spingersi oltre, decidono quindi di creare uno slogan e un'immagine grafica di riferimento che possa identificare una serie di iniziative e di eventi.
Pasqualino De Mattia vive ad Agnone (IS) ed è il segretario provinciale del P.S.I. di Isernia. Serenella Sèstito si muove tra Isernia e Roma, dove per innumerevoli anni ha lavorato come grafica e copy presso lo Studio grafico Paolo Sèstito, noto e storico Studio di grafica per il cinema, dal quale sono usciti tra i manifesti più conosciuti della storia del cinema quali, tanto per citarne qualcuno, Il Corvo, Trainspotting, Kundun, Le Fate Ignoranti, La Finestra di Fronte, Il Fantasma dell'Opera…

NASCE LO SLOGAN
Ti Amo da Morire è la prima cosa che si dicono due cuori quando s'incontrano, ma in questo frangente la domanda sorge spontanea: "Ti amo fino a farti morire?".
Lo slogan incontra subito il favore di tutti coloro i quali girano intorno al progetto che prende via via vita; adesso ne manca solo una trasposizione grafica che però non tarda ad arrivare…

NASCE IL LOGO
…due palmi di mani protese a proteggersi da un atteggiamento violento e la scritta Ti Amo da Morire, dove la scritta MORIRE viene celata in parte da alcune rose rosse, notoriamente fiori che simboleggiano la passione, a voler indicare l'amore quale scusa per procurare la morte di chi si afferma di amare.

NASCONO I GADGET
A sostegno della Campagna Contro il Femminicidio, vengono realizzati dei gadget, quali un ombrellino rosso pieghevole e una shopping bag rossa, che chiusa diventa una rosa rossa, sui quali viene apposto il logo grafico Ti Amo da Morire. Il ricavato della vendita di questi oggetti è destinato, di volta in volta, a finanziare progetti specifici attinenti. La scelta di un ombrello e di una shopping bug, è finalizzata a veicolare il logo sopra agli stessi impresso, al fine di divulgare autonomamente e ovunque il suo messaggio.

LA CAMPAGNA "SBARCA" ONLINE
Nasce la pagina Facebook , l'account Twitter e il sito web del Gruppo Ti Amo da Morire.

…DIVENTA MUSICA!
In seno al progetto Ti Amo da Morire, vede luce CanTiamo da Morire. Lino Rufo, noto bluesman, sposa immediatamente l'idea che propone ad Alfredo Saitto, noto giornalista musicale e Art Director dell'etichetta discografica Joe&Joe; insieme curano la realizzazione, (direzione artistica e allestimento) di un concerto "numero zero" al Teatro Italo Argentino di Agnone (nell'ambito del festival provinciale dell'Avanti), e uno successivo tenutosi all'Auditorium di Isernia.

NASCE LA CANZONE "QUI" (Y. Rufo/R. Giancola-Y. Rufo)
Con un testo che parla da sé "…c'è una voce dentro me che non sa che dire no, e trasforma gioia e sogno in rabbia ed incubo… …e resto qui, assorta e immobile, ferma così, tremante e fragile, sembra un film che inizia dentro me, continua dentro me, muore dentro me, e ricomincia qui…" e un progetto corale dalla cui registrazione in studio nasce il video.

PECULIARITÀ DEL PROGETTO
Un'azione costante e continuativa, per mantenere alta l'attenzione verso la violenza di genere.
L'utilizzo della cultura e di tutte le forme d'arte in quanto è su queste che si gioca la partita della sopravvivenza e dello sviluppo sano della nostra società.
La campagna Ti Amo da Morire, diffonderà il proprio messaggio attraverso una nutrita agenda di
appuntamenti a livello locale e nazionale quali:
C a n T i Amo d a Mo r i re - ReciTiAmo da Morire
L e g g i Amo d a Mo r i re - ScriViAmo da Morire
DipingiAmo da Morire - DanziAmo da Morire
DisegniAmo da Morire - FilmiAmo da Morire
FotografiAmo da Morire - PoeTiAmo da Morire
ProgetTiamo da Morire…
Al fine di creare una vasta comunità formata da operatori, artisti, giornalisti, scrittori, registi, filmaker, fotografi, grafici, pittori, attori ecc… uniti dalla stessa sensibilità e convinti che con l'arte e la cultura ci si possa porre al servizio di un tema sociale così importante veicolandone e amplificandone il messaggio.

Info qui   http://www.tiamodamorire.it/il-progetto/


Annamaria... a dopo



2 commenti:

  1. Donne dobbiamo aderire a questo progetto.brava Annamaria.

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    Risposte
    1. Grazie Stella. Faccio pero' una premessa: ho aderito. Mi auguro pero' che non siano le solite associazioni che senza giri di parole : "volemo li sòrdi".
      Non si fa violenza sulle donne e farci su un business sarebbe vergognoso.
      Altra cosa : le violenze (fisiche e verbali) esistono e non si possono negare.
      Far passare, però, tutte le donne come delle vittime non me la sento.
      Bisogna aiutare tutte coloro che hanno difficoltà a denuciare, bisogna ascoltare.
      Però, non bisogna porle in condizione di odiare tutti gli uomini che vivono su questa terra.
      Sembra che il genere maschile sia composto solo da osceni individui e non è così.
      Vanno aiutate le persone a denunciare ogni forma di violenza e non porci il problema se si trattano di uomini e di donne. Buona giornata.

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